Nei prossimi dieci anni la Sako fornirà nuovi fucili d’assalto e di precisione alle forze armate di Svezia e Finlandia.
Durerà dieci anni e potrà essere rinnovato per altri ventuno: è pesante l’accordo siglato tra la Sako e le forze armate di Svezia e Finlandia, che hanno deciso d’adottare i medesimi sistemi d’arma da combattimento per migliorarne l’interoperabilità. Il contratto è stato firmato dal generale maggiore Jari Mikkonen, direttore del comando logistico della Difesa finlandese, dal generale di brigata Jonas Lotsne, direttore dei sistemi terrestri presso la Difesa svedese, da Raimo Karjalainen, amministratore delegato della Sako, e da Franco Gussalli Beretta per la holding.
Nella prima fase Finlandia, per i test sul campo, e Svezia acquisteranno armi d’assalto e armi di protezione individuale per un valore rispettivamente di 0,7 milioni di euro e 875 milioni di corone (circa 78 milioni di euro); tra il 2024 e il 2025 alla Difesa svedese arriveranno armi d’assalto calibro 5,56×45 mm Nato e 7,62×51 mm Nato e armi di precisione calibro 7,62×51 mm Nato e .338 Lapua magnum, destinate a sostituire gli Ak4 e Ak5 e il fucile da sniper Psg90. «Le forze svedesi» nota la Sako «disporranno quindi di una gamma di armi più moderna, leggera e dotata di un’ergonomia migliore»; prima dell’inizio della consegna, per ogni tipo d’arma saranno effettuati test su larga scala.
Non ci sono più soltanto le carabine bolt-action: la fornitura dei fucili d’assalto è dunque un segnale chiaro di quanto la Sako lavori costantemente allo sviluppo dei sistemi d’arma; il contratto prevede inoltre la formazione degli istruttori e del personale delle forze di difesa.
Leggi le news, gli approfondimenti legali e i test di armi e di munizioni sul portale web di Armi Magazine.