Il tribunale di San Gallo ha condannato due ex agenti della polizia cantonale.
Furto e violazione della legge sulle armi. E poi anche denuncia mendace. Sono questi i capi d’imputazione per cui sono stati condannati due ex agenti di polizia svizzeri. Il tribunale di San Gallo ha inflitto loro rispettivamente la pena di 50 e 70 aliquote giornaliere, il sistema di sanzioni pecuniarie che per alcuni reati sostituisce la detenzione. Niente risarcimento di 5.000 franchi (4.600 euro) allo Stato, come richiesto dal pubblico ministero.
La sentenza, ancora non definitiva, arriva dopo la condanna in primo grado della fine del 2016, appellata dai due ex agenti. Uno dei due aveva organizzato per conto della polizia cantonale delle azioni di restituzione volontaria di armi di servizio. Ma tra il 2008 e il 2012 si era impossessato di due armi che aveva poi rivenduto facendo proprio il ricavato. Lo stesso ex agente aveva inoltre partecipato alla compravendita di 64 armi senza però essere in possesso di un permesso di acquisto né della licenza di vendita. L’altro ex agente, accusato di furto dall’armeria della polizia cantonale, aveva inizialmente chiamato in causa la responsabilità di un terzo collega. E perciò è stato condannato per denuncia mendace.