Berlino ha ridotto del 26% l’export di armi tedesche, a Roma gli investimenti per la Difesa raggiungono quota 10 miliardi.
Due notizie nel giro di poche ore. Il governo tedesco da una parte, quello italiano dall’altra. E un argomento comune, anche se non direttamente condiviso. Le armi, la spesa per le armi.
Il Consiglio dei ministri della Germania ha autorizzato a esportate armi per un valore di 2,42 miliardi di euro. L’anno scorso i miliardi erano stati 3,3. E gli analisti e i mercati hanno già attivato i sensori sul -26%. La riduzione è di circa il 20% per il mercato europeo e supera il 30% per le esportazioni fuori dal continente. Al contempo Berlino ha autorizzato l’export di armi tedesche in Italia per circa 17 milioni di euro.
E praticamente in contemporanea i riflettori si accendono proprio sul Belpaese. Un decreto della Presidenza del Consiglio ripartisce 46 miliardi di euro per i prossimi 15 anni. E gli investimenti per la Difesa raggiungono il 22% del totale, circa 10 miliardi di euro. La Commissione Bilancio della Camera se ne occuperà da domani o al più tardi nel corso della prossima settimana. Parte di questi fondi, più di 2,5 miliardi, servirà a realizzare il cosiddetto Pentagono italiano a Centocelle.