Scusabile l’errore di Franco Birolo che pensava di essere aggredito dal malvivente.
“La Corte ritiene scusabile, oltre all’errore di valutazione, anche l’errore di esecuzione”. È quanto si legge nelle motivazioni depositate ieri dalla Corte di Appello che nello scorso marzo aveva decretato l’assoluzione di Franco Birolo. Il tabaccaio padovano era accusato di omicidio colposo. Nella notte tra il 25 e il 26 aprile 2012 aveva sparato a un ladro che stava scappando dalla porta del suo negozio dopo un furto. I giudici hanno ritenuto che Birolo abbia sparato con la sua Glock perché temeva che il ladro volesse colpirlo.
Nonostante la richiesta di assoluzione del pm, in primo grado il tabaccaio di Civè di Correzzola era stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione e al risarcimento di 325.000 euro alla famiglia del ladro. Secondo il Tribunale Birolo “avrebbe potuto e dovuto ponderare più appropriatamente la situazione”. Ma la Corte di Appello di Venezia ha deciso diversamente. Vedendo il ladro alzare le braccia, il tabaccaio pensò che volesse colpirlo. E l’errore di valutazione è “scusabile”, nella situazione di “confusione, penombra, forte rumore, stress emotivo e rapida successione dei movimenti di tutti i malviventi”.