L’agenzia di stampa ha condotto un’inchiesta sul web sommerso e sulla possibilità di acquistare illegalmente delle armi.
“Navigando su Hidden Wiki o Silky Road ci si imbatte in EuroGuns dove, dopo essersi registrati con un qualsiasi account, è possibile mettere le mani su Glock con matricole abrase, semiautomatiche e mitragliatrici”. È uno dei punti chiave dell’inchiesta condotta dall’Ansa sul dark web, nel quale il commercio illegale di armi rappresenta un capitolo particolarmente florido. Di solito le armi vengono acquistate in bitcoin, dopo aver cambiato “i soldi reali in criptomoneta. L’arma arriva in pezzi, ognuno spedito con corrieri diversi e a una catena di persone che conosce solo il mittente precedente, per poi arrivare al compratore finale, a cui tocca solo riassemblarla”
«Il problema non sono le armi, ma la rete»
«Difendere il valore del possesso legale di armi da fuoco è doveroso anche e soprattutto per contrastare la giungla di un mercato nero che è il vero problema». Stefano Maullu reagisce così all’inchiesta dell’Ansa. Secondo l’europarlamentare di Forza Italia, noto per le sue battaglie a favore dei possessori di armi, «il problema non sono le armi da fuoco. Il problema è una rete che ormai sta diventando giungla, per cui la sfida della cybersicurezza oggi deve rappresentare l’assoluta priorità».