Dopo la pubblicazione (lo scorso 24 maggio) sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, la Direttiva Armi “entrerà in vigore” il 13 giugno. Cosa succederà in concreto? Quali sono la tempistiche per il recepimento? Scopriamolo insieme
Come è possibile leggere sul sito ufficiale comunitario Eur Lex (basta digitare “gazzetta ufficiale europea” su un motore di ricerca), in data 24 maggio 2017 è stata pubblicata la direttiva (Ue) 2017/853 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 maggio 2017, che modifica la direttiva 91/477/Cee del Consiglio, relativa al controllo dell’acquisizione e della detenzione di armi.
Sui contenuti credo che tutti i media e i social network si siano già espressi fino alla nausea; se qualcuno ancora non li conosce è perché non vuole conoscerli: inutile ripetersi in questa sede.
I termini di applicazione della direttiva armi
Andiamo invece alla fine del testo, per vedere i termini di applicazione. Fermo restando che – di per sé – una direttiva non si applica all’interno dei singoli Stati membri fino a quanto questi non la recepiscono, con legge nazionale; che potrà variare in talune parti (anche importanti per i detentori di armi) ma non potrà contrastare i fini essenziali, le linee guida inderogabili dettate dalla Ue.
L’art. 3 prevede: “La presente direttiva entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea”. Ecco quindi che dal 13 giugno 2017 la direttiva n. 477 “entra in vigore” nel senso anzi detto. Di lì partono i quindici mesi per il recepimento, che potrà anche avvenire in tempi anteriori e non omogenei per ciascuno Stato. Stiamo a vedere che accadrà, e speriamo di leggere un recepimento illuminato, almeno da parte di alcuni Stati membri, che potrebbe fungere da guida quando si dovrà mettere mano alla nostra legislazione.
Il conto alla rovescia è già cominciato
L’art. 2 prevede: “1. Gli Stati membri mettono in vigore le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva entro il 14 settembre 2018. Essi comunicano immediatamente alla Commissione il testo di tali misure”.
Questa ritengo sia la disposizione più importante: la partita si chiude a metà settembre del prossimo anno; considerando i tempi tecnici, le proposte si dovrebbero concretizzare almeno sei mesi prima. A conti fatti non resta molto tempo…
Per quanto riguarda – invece – i nuovi obblighi per le marcature sulle armi e loro parti, cosa importante per i produttori, che hanno già denunciato le difficoltà di applicazione, i tempi si allungano: il punto 2 del medesimo articolo concede termine fino al 14 dicembre 2019.
Per tutti i soggetti coinvolti, ma soprattutto per noi e per voi, il conto alla rovescia è già iniziato!