Vanity Fair ha intervistato l’avvocato del fratello dell’uomo rimasto ucciso nella sparatoria all’Osteria dei Amis.
Mentre infuria la polemica sulla legittima difesa, su Vanity Fair è comparso un articolo a firma Monica Coviello nel quale è chiamata in causa Nunzia Milite. La Milite è l’avvocato del fratello dell’uomo ucciso nel corso della sparatoria all’Osteria dei Amis. Nicolae Victor Ungureanu, fratello di Petre Marin, «non vuole vendetta», afferma l’avvocato. Ma si chiede «se una persona che sbaglia meriti davvero di perdere la vita. Nicolae», commenta Nunzia Milite a Vanity Fair, «crede che il fratello si sia trovato in difficoltà e sia rimasto coinvolto in una situazione che non è riuscito a controllare». L’avvocato conclude commentando che «la difesa dovrebbe essere proporzionata all’offesa. Prima di dotarsi di un’arma, ognuno di noi dovrebbe fare un esame di coscienza e decidere se ammette o meno la possibilità di uccidere. Perché le pistole servono a questo».