Arriverà in serata il voto finale sulla riforma della legittima difesa, ma le destre si ricompattano e annunciano il no al provvedimento.
«Questa legge non è scritta per i cittadini onesti». Silvio Berlusconi annuncia il voto contrario di Forza Italia alla riforma della norma sulla legittima difesa. Il voto finale della Camera arriverà oggi e, salvo sorprese, il no degli azzurri non dovrebbe destare fibrillazioni sull’esito. Ma dopo il disco verde di Montecitorio si passa al Senato. Dove i numeri della maggioranza sono molto più ballerini. E tutto potrebbe tornare in discussione.
Sul tema della sicurezza Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega sono tornate a parlare con una sola voce.
Riavvicinandosi su un argomento delicato mentre si approssimano le ultime tornate della legislatura. E le conseguenti elezioni politiche alle quali, se le destre riuscissero a presentarsi unite, potrebbero lasciarsi alle spalle Pd e Movimento 5 Stelle.
Per l’ex premier la proposta di legge a firma David Ermini è ancora troppo blanda. Anche dopo l’emendamento che ha ricompattato la maggioranza sulla liceità di difendersi sempre in caso di aggressione notturna. «Non siamo per la difesa fai da te. Ma chi è costretto a usare un’arma per difendersi ha già vissuto un momento drammatico di paura e di pericolo», afferma Berlusconi. E pertanto il cittadino «non può essere sottoposto alla lunga e umiliante trafila di un procedimento giudiziario nel quale deve giustificare le proprie azioni. Non si può invertire l’onere della prova. Non si può chiedere alla vittima di dimostrare di essere una vittima». E il testo finale «non è certo adeguato al bisogno degli italiani».
Le destre si ricompattano
Mariastella Gelmini, coordinatrice di Forza Italia in Lombardia, riconosce però che molti dei suggerimenti degli azzurri sono stati accolti. E che dunque si possa operare una sterzata decisa in seconda lettura, al Senato. Per adesso secondo i forzisti manca «un chiaro riferimento alla proporzionalità». La cui valutazione non può essere lasciata alla discrezione del magistrato. E, nell’impostazione della Lega a cui ora si affianca Forza Italia, in caso di aggressione deve essere sempre data per scontata.
È stato Francesco Paolo Sisto a rimarcarlo durante l’intervento in aula. «La sanzione penale deve avere anche carattere di prevenzione dei crimini», ribadisce l’avvocato forzista. «Se qualcuno intende commettere un furto in un luogo in cui vi siano persone, deve sapere che ogni responsabilità conseguente non può che ricadere su di lui. Non su chi subisce il reato. Le norme di cui stiamo discutendo devono garantire il diritto di difendersi, non creare la paura di difendersi».
Fratelli d’Italia conferma la propria posizione sul tema. «Se entri dentro casa mia, io mi difendo come credo», afferma Giorgia Meloni. «Il problema è che è abbastanza chiara anche la risposta del Pd e della maggioranza: hanno detto di no. Perché loro, tra l’attenzione alle vittime e quella ai carnefici, preferiscono la seconda. Semmai gli italiani ci daranno la possibilità di governare questa nazione, noi ribadiremo che la difesa è sempre legittima».
La posizione dell’Italia dei Valori
Forte dei due milioni di firme, l’Italia dei Valori attende il passaggio del provvedimento al Senato.
«L’approvazione della legittima difesa alla Camera è un primo passo avanti. Ma non è sufficiente», ha dichiarato Ignazio Messina, segretario dell’Idv, all’Adnkronos. «Difendersi in casa propria o nel proprio negozio deve essere sempre legittima difesa, sia di notte sia di giorno».