Il parlamento del Texas deve pronunciarsi sulla proposta di legge di Cesar Blanco. Il testo impone il divieto di cedere le armi a chi si trovi schedato nella lista dei sospetti terroristi. Inevitabili problemi operativi e di diritto. L’Nra vigila.
A buon diritto o meno, gli Stati Uniti sono considerati la patria delle armi. E il Texas uno degli Stati in cui il Secondo Emendamento è più sentito. È per questo – anche per questo – che sta facendo molto discutere la proposta di legge presentata da Cesar Blanco, deputato di El Paso al parlamento statale. Il disegno di legge 1229 stabilisce per i privati il divieto di cedere le armi a coloro che il venditore sappia essere schedati nella lista dei sospetti terroristi aggiornata dall’FBI. Sono due le critiche che si muovono alla proposta. Innanzitutto la difficoltà operativa: al momento neppure i rivenditori con licenza federale possono prendere visione della lista, figuriamoci un privato cittadino.
E poi esiste un altro problema a cavallo tra la pratica e il diritto. A volte alcune persone vengono inserite nella lista, come peraltro può suggerire il nome, soltanto per un sospetto. Senza che ci sia alcuna notifica. Né che si possa agire nelle sedi legali per dimostrare la propria estraneità. Neppure in caso di scambio di identità.
L’Nra sta dunque vigilando sull’iter della proposta di legge. Se approvata, si tratterebbe dell’unico caso in cui un cittadino americano sia privato del diritto di portare le armi senza un processo.