A Barnal, in Siberia, un uomo aveva allestito una fabbrica di armi da guerra all’interno della propria abitazione.
La Siberia non è più solo il luogo noto per le deportazioni dei tempi dell’Unione Sovietica. Almeno da un paio di giorni. Perché è notizia recente riportata da Rai News che un uomo di Barnal, nella parte sudoccidentale della zona, aveva allestito nella propria abitazione una fabbrica di armi da guerra. L’uomo rimetteva in funzione delle armi risalenti alle guerre mondiali dopo averle comprate al mercato nero. Numerosissimo il materiale sequestrato dalla polizia russa. C’erano armi di provenienza tedesca, come un fucile mitragliatore MP–38 e una pistola Luger. E poi ovviamente russo-sovietiche, come due pistole TT e un fucile automatico. Oltre a centinaia di munizioni in diversi calibri.