La Sig Sauer ha presentato la Mod, una nuova variante della striker fired P320; 9×19 mm il calibro.
L’ha pensata come arma di servizio per le forze di polizia, ma ne assicura «performance da gara, come una crossover tra questi due mondi»: si spiega facilmente la discussione scatenata dall’annuncio della Sig Sauer, che nelle scorse ore ha comunicato d’aver introdotto nel proprio catalogo un’altra variante della P320, la Mod, sviluppata in collaborazione con Max Michel e caratterizzata dal compensatore, a due finestre, integrato nel carrello in acciaio inossidabile (finitura Dlc nera opaca); l’impronta Pro Sic-Loc rende possibile l’installazione rapida d’un red dot, impiegabile insieme alle mire diurne-notturne X-Ray3: rispettati dunque i requisiti perché si possa parlare d’optic ready.
Dal punto di vista tecnico si tratta ovviamente d’una pistola semiautomatica striker fired, che si sviluppa lungo una canna di 3,9” (99 millimetri) in acciaio al carbonio. Anche se la canna è corta, le dimensioni sono quelle d’una full size: la lunghezza complessiva sfiora i 211 millimetri; il peso i 940 grammi.
Caratterizzata infine da un grilletto flat e dalle guancette Hogue Wrapter dedicate nello specifico al modello, la P320 Mod si completa con tre caricatori (removibile la minigonna) da 21 colpi calibro 9×19 mm; Springer Precision il comando per sganciarli.
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