Nella serie Classic No Lock la Smith & Wesson ha introdotto tre revolver: Model 36, Model 10, Model 19.
Non c’è l’inertial lock, il sistema che con l’utilizzo di una chiave consente di rendere inerte l’arma per la custodia in sicurezza: è una caratteristica così cruciale da dare il nome alla serie di revolver, per l’appunto Classic No Lock, che la Smith & Wesson ha popolato con tre modelli.
Oltre al dettaglio già citato e all’azione mista (singola-doppia), tutti condividono l’impiego del legno per l’impugnatura, e dell’acciaio al carbonio per fusto e tamburo. Il più corto è il Model 36 (J-frame, 849 dollari), con canna di 1,88” (47,8 millimetri; lunghezza 176 millimetri, peso 555 grammi), che mette a disposizione cinque colpi calibro .38 special +P.
Con lui il Model 10 (979 dollari) ha in comune sia gli organi di mira (frontale fissa, tacca posteriore integrata) sia il calibro, non però la capacità del caricatore, sei colpi, né le dimensioni: la canna di 4” (101,6 millimetri) porta infatti la lunghezza complessiva a 225 millimetri, e il peso a 980 grammi; a lavorare la sua impugnatura, in noce, è la Tyler Gun Works.
Si tratta di un revolver K-frame come il Model 19, il più lungo (canna di 4,25”, ossia 108 millimetri; lunghezza 251 millimetri, peso 1.060 grammi) e il più caro (1.099 dollari); anche in questo caso i colpi disponibili sono sei, rosso il riferimento frontale.
Smith & Wesson è un marchio della scuderia Prima Armi; l’eventuale distribuzione dei Classic No Lock in Italia dunque passerà da Pinasca, in provincia di Torino.
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