La Cabot Guns ha svelato l’aspetto della D-Day, la pistola costruita con i residui bellici trovati sulle spiagge che furono l’avamposto dello sbarco in Normandia.
L’aveva annunciata poco meno di tre mesi fa, e alla viglia dell’ottantesimo anniversario dello sbarco in Normandia (6 giugno 1944) la Cabot Guns ne ha pubblicato le prime immagini: finalmente si conosce l’aspetto della D-Day, la pistola costruita con i residui bellici di Omaha Beach e Utah Beach, due delle cinque spiagge su cui prese avvio l’operazione Overlord (per il corrispondente di guerra Ernie Pyle fu «un puro miracolo»)
Nel 2023 Rob Bianchin, fondatore e Ceo della Cabot Guns, incontrò il mastro ferraio Ray Rybar, veterano del Vietnam, che gli suggerì di usare di usare il metallo delle spiagge della Normandia (bulloni, canne di mitragliatrice, fibbie, anelli e bottoni a pressione per paracadute, parti di baionette, navi e aerei) per costruire una pistola; lo identificò come un modo unico per ricordare e celebrare i 156.000 soldati dell’esercito americano e delle forze alleate impegnati in una delle più ambiziose operazioni anfibie della storia. Tra loro c’era anche il sergente John Galla (115th Rifle company, 29th Division), lo zio di Rybar, che sbarcò a Omaha beach, quella raccontata da Spielberg in Salvate il soldato Ryan; nel crogiolo è finito anche l’elmetto che indossò.
Due full size 1911
La fusione del metallo ha richiesto una serie di operazioni complicatissime, inizialmente effettuate nel Kilroy’s Workshop a Colorado Springs; ne sono venute fuori due pistole full size 1911 government calibro .45 acp, la D-Day1944 di prova e la 6-June-1944, definitiva, l’unica che sarà venduta (il ricavato sarà destinato alle organizzazioni dei veterani; l’altra sarà esposta come opera d’arte).
Sul carrello si leggono la frase «All gave some, some gave all» e poi «6 June 1944 D-Day», «Us Paratrooper» e «Ranger»: non sono semplice incisioni, ma parti costitutive dell’arma per le quali sono state necessarie lavorazioni specifiche. Allo stesso modo, sul fusto si legge l’ammonimento «Never forget»; la firma di Rybar decora la molla dell’alloggio del cane, la spada da crociato (quella con le fiamme che dall’elsa si sollevano lungo la lama; fu uno dei simboli del quartier generale del comando supremo delle forze di spedizione alleate) l’hold open.
La pistola trova alloggio in una custodia custom costruita da Jimmy Hintzke, già soldato dei Navy Seal, e dal suo team al Valhalla Forge di Virginia Beach; nella cassa in mogano, all’interno della quale sono riportati i nomi delle divisioni americane e alleate che parteciparono al D-Day e la mappa dell’invasione, si trovano anche una copia della Dichiarazione d’indipendenza, della Costituzione degli Stati Uniti e della Carta dei diritti dell’uomo.
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