La centesima asta di Hermann Historica, che batterà più di mille armi rare, antiche e moderne, si terrà dal 7 al 16 maggio; si può intervenire di persona, per telefono o dalle apposite piattaforme digitali.
Avrà un posto speciale nella sua storia, visto che è la numero cento; e ce l’avrà anche perché l’asta in programma il 7 e poi il 15 e il 16 maggio vedrà Hermann Historica proporre un vastissimo assortimento di pezzi unici, quantificato in quasi 1.200 lotti tra armi antiche e moderne.
Si comincia il 7 maggio con una serie di oggetti da collezione legati alla storia militare e con la seconda parte della collezione Dave Delich; il 15 e il 16 maggio si proseguirà invece con pezzi d’arte e d’antiquariato e il piatto principale, armature e armi da collezione.
Per prendere visione dei lotti ci si può recare nella sala d’aste di Hermann Historica (tra le 11 e le 17 di venerdì 3, sabato 4 e domenica 5 maggio), oppure collegare al sito ufficiale e consultare gratuitamente il catalogo a colori.
Anche per presentare l’offerta d’acquisto non è necessaria la presenza fisica: si può intervenire anche per telefono o da una delle cinque piattaforme digitali attive. Il 15 maggio (lotti da 1001 a 1945) l’asta inizierà alle 9; il 16 (lotti da 1946 a 2119) alle 10.
I lotti più interessanti
Uno dei pezzi più interessanti è quello che fa parte del lotto 1358: si tratta infatti di una delle pistole a ripetizione (al mondo ne esiste soltanto una manciata di esemplari) sviluppate sul progetto di Josef Laumann, valutata 15.000 euro.
Solo un po’ più bassa (12.000 euro) la base d’asta del lotto 1998, un fucile da caccia a pietra focaia, con paloscio in coordinato, realizzato dall’armaiolo Leopold Becher di Carlsbad intorno al 1740 per i principi di Scwharzenberg.
È un pezzo rarissimo anche quello che sarà battuto all’asta nel lotto 1821: prodotto in circa 15.000 esemplari tra il 1941 e il 1942, il fucile semiautomatico Mauser G41 (M), predecessore del G43, non superò mai lo stadio sperimentale; la Hermann Historica lo valuta 9.200 euro.
Nasce infine da altissime capacità artigianali la fiasca da polvere con intarsi in osso (lotto 2089, base d’asta 5.000 euro) realizzata in Slesia nel 1650 per un fucile con acciarino a ruota.
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