Il nuovo regolamento europeo per l’esportazione di armi fuori dall’Unione prevede alcuni obblighi anche per i cacciatori, i tiratori sportivi e coloro che partecipano alle rievocazioni storiche.
C’è ancora un bel po’ prima dell’applicazione completa (la versione approvata a maggioranza dal parlamento prevede quarantotto mesi, ossia quattro anni, dal via libera finale del Consiglio dell’Unione europea, atteso per le prossime settimane), ma è comunque bene cominciare a prendere le misure al nuovo regolamento europeo per l’esportazione di armi all’esterno del territorio comunitario.
In assenza di modifiche, sia i tiratori sportivi, sia i cacciatori, sia coloro che partecipano alle rievocazioni storiche saranno esentati dall’obbligo di completare la procedura d’autorizzazione; dieci giorni prima di partire, dovranno comunque (articolo 22) collegarsi al nuovo sistema elettronico per il rilascio delle licenze e comunicare alle autorità sia i motivi del viaggio (si richiede l’esibizione «di un invito o altra prova delle attività di caccia, rievocazione storica o tiro sportivo»), sia le armi trasportate, sia gli estremi della carta europea prevista dalla direttiva.
In caso di viaggio aereo, la carta europea dovrà essere esibita alle autorità della nazione da cui s’abbandona il territorio comunitario.
Se riterrà le motivazioni non adeguate, lo Stato potrà sospendere la procedura d’esportazione per dieci giorni; potranno salire a trenta in presenza «di motivi debitamente giustificati».
Il regolamento impone anche un limite massimo per il trasporto di munizioni all’esterno dell’Unione europea: per i tiratori sportivi è fissato a 1.200, 400 in più dei cacciatori.
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