Riducendo i requisiti minimi che rendono obbligatoria la licenza di rivenditore, Joe Biden ha esteso il controllo dei precedenti (è il cosiddetto background check) per l’acquisto di armi in America.
Senza modificare la normativa in vigore (non ne ha il potere: per questo è necessario un intervento del parlamento, decisamente improbabile a poco più di sei mesi dalle elezioni presidenziali), Joe Biden ha deciso di estendere al massimo l’obbligo di controllare i precedenti (è il cosiddetto background check) di chi intende procedere all’acquisto di armi.
Per farlo ha deciso di allargare il perimetro dei cosiddetti rivenditori autorizzati (o con licenza commerciale: per intendersi, non occasionali), riducendo il numero dei requisiti sufficienti a farne parte; a loro infatti il Bipartisan safer communites act rende obbligatoria la verifica.
Licenza obbligatoria con meno requisiti
Devono richiedere la licenza coloro che vendono ripetutamente lo stesso modello di un’arma da fuoco; che lo fanno a pochi giorni dall’acquisto; che dopo la prima invitano a comprare altre armi («se alcuni comportamenti suggeriscono che ci si trova in presenza di un’attività commerciale, anche una singola transazione può essere sufficiente per rendere obbligatoria la licenza: [si pensi] a una persona che vende soltanto un’arma e poi dice che è in grado di acquistarne altre per rivenderle»).
Si riducono inoltre «le scappatoie» sia per gli show e le fiere, sia per la compravendita online («non importa dove si commerciano armi da fuoco: chi svolge attività che in un negozio fisico gli imporrebbero di diventare un rivenditore con licenza deve diventare un rivenditore con licenza, e verificare i precedenti degli acquirenti»), sia per le svendite: le scorte di un’azienda in liquidazione, che spesso ci finisce perché ha violato la legge e perso la licenza, non possono finire in una collezione personale, e da qui essere vendute senza controllo dei precedenti.
Allo stesso modo si riduce il perimetro delle collezioni personali, limitate a motivi specifici come la caccia, il tiro, lo studio e l’esposizione («una collezione personale in buona fede non è la stessa cosa di un inventario aziendale»).
Diminuirà il numero dei rivenditori occasionali
In America si contano circa 80.000 rivenditori autorizzati di armi; il Dipartimento di Giustizia stima che la decisione di Biden costringerà a emergerne almeno altri 20.000. Ma le difficoltà di tracciamento rendono difficile una stima: potrebbero essere anche il quadruplo.
Per la Casa Bianca «un numero crescente di venditori senza licenza continua a vendere armi da fuoco a scopo di lucro a perfetti sconosciuti incontrati alle mostre di armi e ai mercati online»; ciò ha rappresentato un passaggio critico nell’efficacia dei background check, facilmente eludibili («un’indagine ha rivelato che una persona su nove che rispondono agli annunci online di venditori senza licenza non supererebbe un controllo dei precedenti»).
Per Biden potenziare il sistema dei controlli sarà utile a ridurre sia il rischio di azioni criminali, dalle mass shooting alla violenza domestica, sia il traffico illegale di armi (secondo i dati dell’Atf in cinque anni sono state almeno 68.000) negli Stati Uniti.
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