Il giudice dell’udienza preliminare ha escluso la responsabilità risarcitoria dell’Uits per gli omicidi di Fidene, compiuti con un’arma trafugata dal poligono di Roma.
È esclusa qualsiasi responsabilità risarcitoria dell’Uits per gli omicidi di Fidene: lo ha deciso il giudice dell’udienza preliminare rinviando a giudizio Claudio Campiti, che nel dicembre 2022 utilizzò un’arma trafugata dal poligono di Roma, sia per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi sia per tentato omicidio. Si dovrà invece discutere della responsabilità civile del Tsn e dei ministeri dell’Interno e della Difesa.
«Nel profondo sgomento e nel dolore che la vicenda ha generato», l’Uits segnala che la decisione la «esonera in modo chiaro da responsabilità dirette e dunque conferma che abbia operato correttamente, [considerate] le prerogative e le funzioni che le sono assegnate».
Il giudice ha infatti riconosciuto che l’Uits non ha alcuna competenza né poteri di vigilanza sull’uso e la movimentazione delle armi all’interno dei Tsn; si sta comunque lavorando per aumentare ulteriormente la sicurezza nei poligoni, «sollecitando costantemente le sezioni a tenere alta l’attenzione su questo problema». Il processo avrà inizio il 5 febbraio 2024.
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