La consigliera regionale veneta Patrizia Bartelle ha depositato un’interrogazione alla giunta Zaia sulla presenza dei minori a Hit Show. E un servizio di Piazzapulita, molto critico sulla fiera nel suo complesso, tiene alta la tensione col mondo delle armi
È passata ormai più di una settimana dalla fine dell’evento. Ma ancora non si placano le polemiche sulla partecipazione dei minori a Hit Show. E della questione è stata investita anche la giunta regionale del Veneto. L’interrogazione firmata dalla consigliera Patrizia Bartelle (Movimento 5 Stelle) chiede al governo Zaia di “chiarire la propria posizione sull’accaduto”. E di far capire quale sarà la linea da tenere anche “d’ora in avanti, per tutte le altre fiere d’armi”.
Nella genesi dell’interrogazione pesano anche le voci che suggeriscono che sia stato il consigliere Sergio Berlato (Fratelli d’Italia) a indurre gli organizzatori a modificare il regolamento. L’iniziale divieto di partecipazione dei minori a Hit Show era stato convertito in un semplice obbligo a essere accompagnati.
Il servizio di Piazzapulita per La7
A tenere alta l’attenzione pesa anche il servizio a firma Antonino Monteleone trasmesso da Piazzapulita, la trasmissione di Corrado Formigli in onda su La7. Al di là dei toni sensazionalistici tipici di chi ha poco a che fare col mondo delle armi, in effetti si vedono dei minori toccare davvero le armi esposte. “Non le fa impressione il bambino con il fucile a pompa in mano?”, chiede il giornalista a un genitore. “Tanto si sa che è scarico”, risponde il padre.
Altre riflessioni andrebbero poi condotte sul messaggio che il servizio vuole trasmettere su Hit Show e in generale sul mondo delle armi. Ma ogni linea è legittima, quando si fa giornalismo. Basta che chi guarda la tv ne sia consapevole. E che sia consapevole anche che ciò che viene mostrato è soltanto una parte di quel mondo.