Il nuovo Mercury Luc è un chiudibile a frizione dalla linea tradizionale e gradevole, realizzato con materiali di elevata qualità, a partire dall’acciaio della lama: l’Elmax.
Se doveste dare un foglio di carta e una matita a un bambino e gli chiedeste di disegnare un coltello, molto probabilmente avreste due tipi di risultati, frutto dell’immaginario collettivo di com’è un coltello.
Troverete un Bowie, grande classico della coltelleria mondiale, oppure un coltellino con una lama clip-point che si può richiudere nel manico, in gergo uno slipjoint (i più esperti disegneranno anche la classica unghiatura necessaria per estrarre la lama).
Questa seconda tipologia di coltelli è infatti diffusissima, forte della sua caratteristica principale: la semplicità di costruzione e di utilizzo. Non ci sono congegni che bloccano la lama in apertura, ma c’è solo una piccola resistenza per evitare che il coltello si chiuda sulle dita dell’utilizzatore.
Al successo degli slipjoint contribuiscono anche le sempre più severe leggi sui coltelli, che talvolta proibiscono il blocco della lama in un chiudibile. Anche Mercury di Maniago ha voluto inserire nel proprio listino un moderno slipjoint: il Luc.
Materiali di qualità per il Mercury Luc
Non potendosi sbizzarrire sulla meccanica del coltello, la Casa friulana ha giocato le sue carte sui materiali, che sono di elevata qualità. Partiamo dalla lama clip-point: è in Elmax, un acciaio inossidabile ottenuto con la metallurgia delle polveri e creato da Böhler-Uddenholm in Svezia.
Molto resistente alla corrosione grazie all’alta percentuale di cromo (anche vanadio e molibdeno sono in elevata quantità), l’Elmax vanta ottime qualità di taglio (paragonabili ad acciai più carboniosi) e un’eccellente tenuta del filo; inoltre, è anche abbastanza facile da riaffilare.
Questa la sua composizione nello specifico: 1,7% di carbonio, 18% di cromo, 0,3% di manganese, 1% di molibdeno, 0,8% di silicio, 3% di vanadio. Per agevolare l’estrazione della lama, Mercury ha inserito un’unghiatura nella lama, un segmento spezzato che riprende l’angolo compiuto dal dorso della lama (quest’ultimo è leggermente arrotondato ma sempre utilizzabile con una barretta accendifuoco).
In apertura e chiusura, la lama ha un blocco intermedio a 90°, così da non rischiare tagli nemmeno dalle persone più distratte.
Sei varianti per il manico
Passando al manico, il Luc è disponibile in sei varianti: due hanno il manico interamente in alluminio 6061, anodizzato nero o verde, mentre le altre quattro hanno sempre l’impugnatura in alluminio ma impreziosita da un inserto, a scelta in micarta (naturale o verde) oppure G10 (naturale o arancione, che ne aumenta la visibilità nell’uso all’aperto).
In tutti il manico termina con un’asola ricavata nel distanziale che consente di fissare un cordino, così da non rischiare di smarrire il coltello che non dispone di clip e non è venduto con un fodero (va acquistato in un secondo momento: Mercury vende nel proprio sito alcuni modelli in cordura a 9 euro).
Messo alla prova sui materiali di uso quotidiano (carta, cartone, nastri di plastica, gomma, corda), il Luc ha dimostrato di essere molto affilato già out of box, con un filo molto resistente. Insomma, un perfetto compagno quotidiano.
Mercury Luc
- Produttore: Mercury, Maniago (Pn)
- Modello: Luc
- Tipo: chiudibile a frizione (slipjoint)
- Materiale della lama: acciaio inossidabile Elmax
- Materiale del manico: alluminio anticorodal anodizzato verde o nero; nero con inserti in micarta (naturale o verde) o G10 (naturale o arancio)
- Lunghezza totale: 189 mm
- Spessore della lama: 2,5 mm
- Peso: 72 g
- Prezzo: 120 euro
Pro e contro
- Piace: Leggero, ottimo acciaio
- Non piace: Manca un fodero per il trasporto
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