Tra Europei, Coppa del mondo e Mondiale nella stagione di tiro a volo il team Beretta ha ottenuto un gran numero di successi.
Il Mondiale è finito, la stagione sportiva internazionale s’è conclusa: il team Beretta esulta guardando le medaglie e le carte olimpiche ottenute nelle varie manifestazioni.
Europei in Polonia
Al team Beretta l’Europeo di tiro a volo in Polonia ha portato cinque medaglie d’oro e due carte olimpiche: le hanno conquistate Jessica Rossi e Mauro De Filippis nelle gare individuali di trap vinte sparando con l’Sl2 che nelle mani di lei aveva le sembianze del Cdt2017, il prototipo con qualche variazione estetica.
Jessica Rossi è stata protagonista anche delle vittorie nel mixed team (Giovanni Pellielo l’altra metà della coppia) e nella gara femminile a squadre, dove ha gareggiato insieme a Silvana Stanco (Dt11 Black) e Giulia Grassia (694). Al team Beretta il quinto successo l’ha portato la squadra maschile croata: Dt11 per Giovanni Cernogoraz e Francesco Ravalico, Dt11 Black per Anton Glasnovic.
Coppa del mondo di Lonato
Quattordici medaglie su diciotto vuol dire aver saturato il podio per quasi l’80%: nella Coppa del mondo di Lonato il team Beretta è stato protagonista indiscusso. Sei sono arrivate tra trap femminile (Dt11 per l’australiana Laetisha Scanlan; Dt11 Black per la spagnola Fatima Gálvez; Dt10 per la turca Rumeysa Pelin Kaya) e skeet maschile (Dt11 per il danese Jesper Hansen e per il finlandese Eetu Kallioinen; Dt11 Black per Tammaro Cassandro, argento). Le altre quattro delle gare individuali le hanno vinte il britannico Nathan Hales (Dt11) e il cinese Qi Ying (Dt11 Black) nel trap e l’americana Samantha Simonton e la cinese Yuting Jiang, entrambe col Dt11, nello skeet.
Mondiale di Baku
Oltre a piazzare quattro atleti nei primi cinque posti (il quarto è l’americano Vincent Hancock, che spara col Dt11 Black e s’era già qualificato per Parigi 2024), al Mondiale di Baku nello skeet maschile il team Beretta ha conquistato ben tre carte olimpiche, merito del neocampione greco Efthimios Mitas, del finlandese Eetu Kallioinen e del danese Jesper Hansen (Dt11 per tutti).
Altre tre carte olimpiche sono arrivate nello skeet femminile grazie alle prestazioni della greca Emmanouela Katzouraki, della cilena Francisca Crovetto Chadid e della turca Sena Can; non ne aveva bisogno Jessica Rossi, che ha chiuso con l’argento. Il trap maschile ha infine portato una medaglia d’oro con Giovanni Cernogoraz e soprattutto la carta olimpica per Giovanni Pellielo, che ora punta alla convocazione per Parigi 2024: sarebbe, record, l’ottava partecipazione ai Giochi.
Pur dicendosi comprensibilmente soddisfatto Carlo Ferlito, direttore generale e amministratore delegato della Beretta, ha ricordato che «non siamo ancora a Parigi: c’è ancora del lavoro da fare; continuiamo a mantenere alti l’attenzione e il supporto ai nostri atleti con nuovi prodotti e quei dettagli, i margini vincenti, che fanno la differenza per rompere un piattello in più».
Oltre che in quelle olimpiche, la Beretta continua a lavorare per gli atleti – non solo professionisti – impegnati nelle altre discipline come sporting e tiro dinamico.
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