Svelato un carteggio tra il ministro degli esteri britannico e Liam Fox, numero uno del dicastero per il commercio internazionale. Si legge che il Regno Unito non deve cessare di rifornire di armi l’Arabia Saudita
Necessario continuare a rifornire di armi l’Arabia Saudita, parola di Boris Johnson. The Guardian ha svelato la corrispondenza tra il ministro degli Esteri britannico e il collega Liam Fox, titolare del dicastero per il commercio internazionale. Confermando che Johnson ritiene fondamentale continuare a esportare armi in Arabia Saudita. Il capo della diplomazia britannica ha visitato Riyad nel dicembre 2016.
I numeri delle esportazioni da Londra a Riyad
Il picco di esportazioni dal Regno Unito all’Arabia Saudita si è registrato nel 2015. Furono infatti vendute armi per 2.900.000.000 sterline (quasi tre miliardi e mezzo di euro). Molto più ridotto, anche se sempre significativo, il valore delle esportazioni nel 2016. Il costo complessivo si è infatti assestato poco sopra il mezzo miliardo di sterline, circa 426 milioni di euro. In ogni caso l’Arabia Saudita rappresenta il principale acquirente dal Regno Unito. Dal marzo 2015 sono state acquistate armi per 3.300.000.000 di sterline (poco meno di 3 miliardi di euro).
Liam Fox a Boris Johnson: “Valutare caso per caso”
Il carteggio è successivo al bombardamento aereo nel corso di un funerale in Yemen avvenuto nell’ottobre 2016. “Non è ancora stata raggiunta la soglia di rischio per rifiutare la fornitura”, aveva scritto Johnson l’8 novembre 2016. Più cauto Fox. Il ministro per il Commercio estero aveva risposto che “l’esportazione di armi in Arabia Saudita sarebbe dovuta stata valutare caso per caso”. Il carteggio nasce in seguito alle valutazioni sull’offensiva saudita in Yemen, molto criticata nel Regno Unito. Nel biennio 2016/2017 Londra ha infatti fornito a Sana’a aiuti per oltre 100.000.000 di sterline. In più, le leggi britanniche impongono uno stop alla fornitura nel caso in cui le armi potrebbero essere usate per gravi violazioni dei diritti umani. È questo il motivo per cui negli ultimi mesi dall’altra parte dell’Atlantico Washington ha bloccato l’esportazione in Arabia Saudita di munizioni con guida di precisione.