Il presidente Guillermo Lasso ha deciso di liberalizzare l’acquisto e la circolazione delle armi per difesa in Ecuador.
Per contrastare la diffusione di delinquenza, narcotraffico e criminalità organizzata, che in alcune zone dell’Ecuador sono completamente fuori controllo, il presidente Guillermo Lasso ha deciso di firmare un decreto che liberalizza l’acquisto e la circolazione delle armi per difesa; per il porto sarà sufficiente aver compiuto venticinque anni ed essere in possesso dei certificati di valutazione psicologica e tossicologica e di abilità al maneggio rilasciati rispettivamente dai ministeri di Salute e Difesa. Il medesimo decreto dispone inoltre che le guardie delle società private aiutino le forze dell’ordine nelle operazioni di sorveglianza del territorio.
Ma per Luis Córdova-Alarcón (Università centrale dell’Ecuador), intervistato dalla Bbc World, il provvedimento potrebbe essere controproducente. Non solo perché con più armi in giro, in possesso anche di chi non è abituato a maneggiarle, rischiano d’aumentare i disordini sociali; ma soprattutto perché in Ecuador «il secondo settore illegale di maggior successo economico è legato al traffico d’armi»; e aumentandone il giro d’affari si rischia di foraggiare la criminalità organizzata.
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