L’Adc Operator è un Pcc in calibro 9×19 mm che riprende lo stile e il funzionamento del classico Ar15, con migliorie costruttive e nella scelta dei materiali.
Nel listino di Tfc, società che si occupa della distribuzione in Italia delle armi Adc, si trovano numerose varianti di carabine su piattaforma Ar. I modelli in calibro 9×19 mm (le Pcc, cioè Pistol caliber carbine) sono denominati Operator, disponibili in tre allestimenti, Standard, Competition e Super Competition, quest’ultimo con materiali più ricercati e lavorazioni ancor più fini delle prime due.
Tre lunghezze di canna per la Adc Operator
Le tre versioni sono disponibili con diverse lunghezze di canna: 12,5”, 14,5” e 16”, pensata per chi cerca una maggior precisione nel tiro sulle distanze più lunghe; esiste, inoltre, una versione con canna da 9”, classificata come arma corta e denominata Cqb.
Abbiamo provato la Adc Operator in versione intermedia con canna da 14,5”, abbinandola a un Aimpoint Pro II Patrol con punto rosso da 2 Moa (729 euro) e attacco Tactical Picatinny integrato (330 grammi in tutto). Questo red dot è stato progettato per resistere alle difficili condizioni in cui operano le forze dell’ordine e vanta una grande durata della batteria: il mirino rimane sempre acceso e pronto all’uso per un periodo di circa tre anni.
L’attacco compreso nella confezione consente inoltre un rapido montaggio sulla lunga Picatinny che sovrasta castello e astina della Operator. Per i tiri più lunghi, inoltre, abbiamo montato un altro dispositivo della Casa svedese, il Booster 3X-C (409 euro) che offre un ingrandimento 3x.
La prova completa: come leggerla
La prova della Adc Operator calibro 9×19 mm sarà pubblicata sul numero di febbraio 2023 di Armi Magazine: lo trovate da oggi in edicola a 7,90 euro oppure, nella versione digitale, nello shop di Editoriale C&C a soli 3,99 euro.