Con una lettera aperta l’Auda, Associazione utilizzatori delle armi, contesta l’articolo di Milena Gabanelli e Francesco Tortora sul legame tra diffusione delle armi e violenza.
Quella che lega diffusione delle armi e violenza crescente è «una teoria sghemba». Lo scrive l’Auda in una lettera inviata al Corriere della Sera per contestare l’articolo a doppia firma Gabanelli-Tortora sulla strage di Uvalde. Si tratta di una semplificazione che non tiene conto di quanto avviene in altri Paesi come il Messico, dove di fatto ai civili è proibito acquistare legalmente armi e dove però si verificano mass shooting «di cui nessuno parla»; e come Svizzera e Finlandia, caratterizzate da un tasso elevato di armi in circolazione e da pochi eventi tragici.
Per l’Auda è inoltre evidente, «a meno di giocare con i falsi nessi di causa, che [oltre alle azioni e alla personalità di Ramos] la causa radice della strage non è lo strumento, ma il fatto che chi doveva e poteva controllare e verificare non lo ha fatto». E non è vero che le leggi americane rappresentano un’anomalia in occidente; l’anno scorso «la Repubblica Ceca ha inserito nella Costituzione qualcosa di simile al secondo emendamento».
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