Ecco i cardini su cui si basa la sentenza del Tar del Veneto sui limiti per le armi in collezione.
È opportuno analizzare i principi su cui si basa la sentenza del Tar del Veneto sugli eventuali limiti per le armi in collezione. Il tribunale si è infatti espresso sul divieto di possedere più di cento armi imposto a collezionisti e detentori.
In primo luogo, l’imposizione è stata giudicata illegittima e annullata perché costituisce “un illegittimo spossessamento forzoso delle armi precedentemente autorizzate”. Tale anomalia era stata denunciata fin dalle prime difese svolte presso la Questura patavina, che le aveva disattese e aveva proseguito per la propria strada. Il Tar oggi conferma le nostre tesi.
In secondo luogo, il ricorrente aveva ricevuto espressa autorizzazione dalla pubblica amministrazione per le armi in collezione; e nessuno ha mai messo in dubbio la sua affidabilità (per tutte le altre detenute extracollezione). Così costui “ha maturato un legittimo affidamento sulla possibilità di mantenere la detenzione delle armi acquistate”. La prescrizione impositiva è illegittima perché andrebbe a incidere su tutte quelle autorizzazioni, revocandole; pertanto deve essere annullata.
Ci sono altri motivi non secondari, che ciascuno (se vuole) potrà esaminare; resto a disposizione per ogni chiarimento che i lettori vorranno porre.
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