Il Tar ha accolto il ricorso contro la questura di Padova: è una vittoria per chi detiene armi in collezione.
È un passaggio legale decisivo per chi detiene armi in collezione: con la sentenza 1212/2021, la prima pronunciata in questa grave vicenda, il Tar Veneto ha annullato le prescrizioni impositive emanate in modo arbitrario dal questore di Padova contro grandi detentori di armi e grandi collezionisti. È una vicenda che poteva avere risvolti disastrosi per chi detiene regolarmente parecchie armi e che ha avuto influssi negativi sul commercio delle armi da collezione.
I giudici amministrativi hanno confermato in toto le mie tesi difensive, che avevo ribadito in tutti gli scritti e oralmente alla discussione del 22 settembre. Finalmente il mio assistito e le altre persone da me patrocinate, coinvolte grazie al supporto di Auda che per prima si è interessata alla vicenda, possono vedere la fine di un vero incubo. La sentenza potrà essere impugnata dall’amministrazione soccombente; in tal caso si andrà al Consiglio di Stato.
Al di là delle motivazioni giuridiche, questa vicenda è risultata complicata da gestire fra pescecani e tentativi vari di parassitismo. Abbiamo sempre mantenuto un profilo di assoluta riservatezza per tutelare chi dovevamo tutelare; ossia gli ignari collezionisti che, loro malgrado, sono stati colpevolizzati ingiustamente (sulla base di motivi non pertinenti, come scrive il Tar). È una pagina importante per chi detiene legalmente armi; spero che il concetto sia chiaro, perché va a vantaggio di tutti.
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