Con sei ordini esecutivi Joe Biden interviene sulla diffusione e il controllo di armi negli Stati Uniti.
Sei ordini esecutivi, nell’attesa che il parlamento faccia la propria parte: a meno di tre mesi dall’ingresso alla Casa Bianca Joe Biden interviene deciso sulla diffusione e il controllo delle armi negli Stati Uniti. L’obiettivo è ridurre quella che definisce «un’epidemia violenta», amplificata dalle sparatorie di Boulder e Atlanta. «Nessun atto che ho firmato lede il secondo emendamento» commenta. «Ma nessuna riga della Costituzione è valida a prescindere. Come non si può urlare “al fuoco” in un cinema e appellarsi alla libertà di parola, non si può pensare che il secondo emendamento conceda una libertà assoluta. Fin da quando è in vigore, ci sono alcune persone che non hanno mai potuto avere armi». Biden ha sentito l’urgenza d’intervenire perché «ogni giorno in America trecentosedici persone sono attinte da un colpo d’arma da fuoco. E ogni giorno ne muoiono centosei».
I sei ordini esecutivi di Joe Biden sul controllo delle armi
E dunque: entro trenta giorni dal Dipartimento di Giustizia uscirà un documento con cui arrestare la proliferazione delle cosiddette armi fantasma, acquistabili a pezzi e montabili in mezz’ora ma ovviamente sprovviste di numero di serie. Biden vuole che i kit siano sottoposti alla legge sul controllo delle armi. E cioè: le parti chiave devono riportare la matricola; ci vuole il background check per gli acquirenti.
Il Dipartimento di Giustizia ha poi due mesi per chiarire quando il cosiddetto stabilizing brace o arm brace, una sorta di calcio retrattile, trasformi una pistola in una carabina con la canna corta: definirlo è fondamentale, perché le armi lunghe sono soggette a restrizioni maggiori. L’attentatore di Boulder, fa notare Biden, ha usato una pistola con arm brace che rende lo sparo più accurato e mantiene l’arma ugualmente occultabile.
Stessa scadenza perché l’amministrazione pubblichi un modello di legislazione statale (bandiera rossa) che consenta a poliziotti o familiari di chiedere l’intervento urgente di un giudice qualora le armi si trovino in possesso di una persona potenzialmente pericolosa per sé o per gli altri. “Voglio” è il senso della richiesta al tribunale “che siano temporaneamente tolte dalla disponibilità di questa persona tutte le armi che possiede”. La speranza di Biden è che si tratti di un provvedimento ponte, in attesa che il parlamento intervenga con una legge nazionale.
Il report sul traffico di armi che il Dipartimento di Giustizia pubblica ogni anno dovrà poi essere aggiornato rispetto al modello impostato nel 2020. C’è bisogno di dati in più, necessari per dare alla politica le informazioni di cui ha bisogno.
Non solo controlli
Biden ha infine messo a punto un piano per ridurre la violenza endemica nelle comunità urbane (5 miliardi investiti in otto anni, anche per aumentare l’occupazione) e nominato David Chipman direttore del Bureau of Alcohol, Tobacco and Firearms (Atf), che dal 2015 non aveva un vertice pienamente operativo.
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