Le Rossi 7022 e 8122 sono carabine, con funzionamento diverso (rispettivamente semiauto e bolt action) ma accomunate dal produttore – la brasiliana Rossi – e dal prezzo di vendita che dire aggressivo è dir poco.
Le Rossi 7022 e 8122 sono prodotte dalla brasiliana Rossi e sono disponibili in Italia grazie all’importatore Origin Stb di Forlì. Il loro prezzo al pubblico è sorprendente sia per il tipo di arma offerta sia per quanto contenuto nella confezione: 256 euro e 305 euro.
Una storia lunga 131 anni
La fondazione dell’azienda risale al 1889 a opera di Amadeo Rossi. Nella sua storia l’azienda brasiliana si è costruita un nome grazie alle sue armi economiche, senza troppi fronzoli ma sempre precise e affidabili.
Il marchio Rossi ha un’evoluzione importante quando nel dicembre 1997 viene creata la BrazTech International LC che lavora come importatore esclusivo di armi da fuoco Rossi nel Nord America (in precedenza le armi Rossi erano distribuite dalla Interarms di Alexandria, Virginia).
Sempre nel 1997 avviene l’acquisizione di Rossi da parte del gruppo Forjas Taurus S.A., con sede nella città di Porto Alegre. Dal 2015 il controllo di Taurus (e quindi anche di Rossi) è passato alla Cbc (Companhia brasileira de cartuchos), la holding produttrice di munizioni che possiede marchi celebri come Magtech, Men (Germania) e Sellier&Bellot.
Una curiosità: Cbc parla anche italiano, visto che è stata fondata nel 1926 da due emigranti italiani, Constabile e Gianicola Matarazzo. Sulle canne delle due carabine compare perciò la scritta “made by Cbc”. Oggi Rossi produce i suoi fucili classici in uno stabilimento a Sao Leopoldo, in Brasile.
La gestione è ancora di tipo famigliare e – promettono nel loro sito – “con la stessa dedizione e innovazione in ogni arma da fuoco”.
Primo contatto
Pochi orpelli: per vendere a poche centinaia di euro un’arma che arriva dal Brasile non si può certo eccedere in accessori. Eppure, dentro le anonime scatole di cartone in cui sono consegnate le due carabine troviamo ben due caricatori metallici da 10 colpi. Opportunamente protette le due armi sono avvolte in semplice cellophane, con l’otturatore della bolt action sistemato a parte.
A proposito: nel nostro caso, l’otturatore aveva il percussore disarmato, configurazione che non consente d’inserire l’otturatore nell’arma; bisogna prima armare l’otturatore facendo ruotare la leva e tenendo fermo il corpo dell’otturatore. Una volta inserito l’otturatore non avrete più problemi, perché il percussore si arma quando si ruota la leva verso l’alto; in quel caso fuoriesce la coda del percussore che è colorata di rosso: impossibile sbagliarsi.
L’aspetto che colpisce maggiormente con entrambe le armi è la loro leggerezza: la semiautomatica pesa quasi 1,8 kg, mentre la bolt action arriva a circa 2 kg. Merito della calciatura in tecnopolimeri, verde per la 7022 e nera per la 8122, materiale estremamente leggero.
In più, la calciatura della bolt action è estremamente sottile ed è perciò adatta anche a mani molto piccole: non dimentichiamo che negli Usa il calibro .22 Lr è considerato poco più di un calibro ludico e impiegato per educare alle armi da fuoco i giovanissimi. Da noi, invece, anche mani femminili potranno gestire facilmente la carabina.
Tolte dalle scatole di cartone, le due armi sono pronte per sparare perché montano entrambe le mire tradizionali. Vediamo come sono costruite.
Tacca e mirino ben visibili
Sulle nostre Rossi troviamo organi di mira uguali. Abbiamo dunque una tacca di mira composta da due tratti di fibra ottica verde e regolabile in altezza e derivazione attraverso una rotella e una manopola (entrambe sono facilmente manovrabili).
Il mirino è posto su una rampa rigata, è composto da un tratto di fibra ottica rossa ed è protetto da un tunnel con tre aperture che lasciano passare molta luce: un’ottima caratteristica per chi tende a maltrattare un po’ le sue carabine.
L’abbinata è perfettamente funzionale: il mirino rosso è ben visibile tra i due pallini verdi che costituiscono la tacca. Di serie la semiauto monta un tratto di slitta Picatinny per montare un’ottica (magari un punto rosso, vista la dinamicità del modello), mentre la bolt action ha due tratti di slitta montati sull’azione per ospitare due anelli portacannocchiale.
Canna, scatto e sicura
Le due Rossi hanno canna in acciaio di lunghezza differente. Nella semiautomatica è stata preferita l’agilità del brandeggio (non dimentichiamo che il .22 Lr all’estero è impiegato per la caccia ai nocivi) e nella velocità dell’acquisizione del bersaglio: la canna è lunga 18” (457 mm), dimensione che non inficia la precisione sui 50 metri, come abbiamo potuto constatare nella nostra prova.
La bolt action, invece, è per chi predilige il tiro mirato con un cannocchiale da puntamento (la stessa Orgin Stb distribuisce la dignitosissima linea Crossfire II di Vortex che è proposta a prezzi adeguati alle Rossi in prova (da 150 euro in su). La canna è perciò più lunga: 21”, cioè 533 mm.
Le due canne terminano con una volata filettata protetta da una ghiera godronata che ha anche il pregio di salvaguardare le rigature visto che ha una “corona” (crown) che impedisce loro di subire urti. Le due canne sono libere di flottare e presentano una gradevole finitura satinata.
Lo scatto è semplice, a uno stadio, non regolabile e con un peso di sgancio di 1.449 per la bolt action e di 1.422 per la semiautomatica, valori perfetti per il tipo di arma. I due grilletti sono abbastanza larghi e arcuati, e consentono di poggiare bene l’indice e controllare lo scatto.
La sicura manuale – uguale sulle due armi – è la classica a traversino, posta davanti al ponticello; un anello rosso sul piolo indica che l’arma è pronta a sparare.
Caricatori da 10 colpi
I quattro caricatori hanno una capienza da 10 colpi ciascuno. Sono in metallo (caratteristica positiva), ma non hanno il cursore per abbassare la molla che aiuta a caricare le piccole munizioni del calibro rimfire ed è presente su molti modelli della concorrenza.
Di conseguenza il caricamento è leggermente più lento: non ci si può limitare a “versare” le munizioni ma si procede come per i calibri maggiori.
I 10 colpi sono legati all’attuale classificazione come arma comune delle due carabine; Origin però ci ha confermato di aver già inoltrato la richiesta di passaggio ad arma sportiva, destinazione naturale per le carabine in 22.
Una volta passate sportive, la capienza dei caricatori potrà salire a 29, prolungando il divertimento alla linea di tiro.
Trovate la prova completa delle Rossi 7022 e 8122 nel fascicolo di aprile di Armi Magazine, in edicola.