Le celebrazioni per i 100 anni di Sako permettono di ricostruire la sua lunga storia e capire quali saranno le prospettive future.
Il regalo migliore per i 100 anni di Sako sarebbe raggiungere un altro 100, alla voce “milioni fatturati”: al momento sono 98 e l’obiettivo è alla portata se, come da piani, la produzione di cartucce aumenterà del 50% e l’azienda continuerà a espandersi nel mercato delle armi. Già, armi e munizioni: nell’evento online con cui si è festeggiata la cifra tonda, celebranti Franco Gussalli Beretta e Raimo Karjalainen, oltre a capire quale sarà il futuro c’è stato modo di ricordarsi che dal 1927 Sako produce entrambe.
Il video diffuso nel giorno del centenario – è un estratto di quello integrale lungo quasi un’ora – permette di ripercorrere l’intera storia, dalla creazione per volontà della Guardia civile finlandese che aveva bisogno di qualcuno che riparasse i suoi fucili all’ingresso nel gruppo Beretta a fine secolo. Nel mezzo Sako ha vissuto tutte le tappe della storia finlandese ed europea, culminata nello sbarco oltreoceano a fine guerra. Già nel 1953 i dati di vendita in America superarono quelli in Finlandia.
E anche gli ultimi mesi hanno portato con sé una serie di record. Nel 2020 Sako ha infatti venduto la milionesima Tikka T3 e ha superato, mai accaduto prima, le 113.000 carabine prodotte in un anno. Undici milioni le cartucce uscite dagli impianti, tra cui il proiettile in rame Powerhead Blade. Munizioni, armi da caccia (dal 1946) e armi militari risplendono sotto la luce di un marchio iconico. Per scoprirne tutti i segreti si può curiosare nello showroom digitale, aperto da qualche ora.
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