Smith & Wesson lancia un nuovo allestimento della M&P9 M2.0, pistola compatta optics ready con o senza sicura manuale al pollice.
È un po’ l’ultima tendenza, un’arma immediatamente pronta al montaggio dell’ottica: ci ha pensato anche Smith & Wesson, che rilascia un (doppio) nuovo allestimento della sua M&P9 M2.0 ora trasformata in una pistola compatta optics ready. Nella nuova OR, con o senza sicura manuale ambidestra al pollice, Smith & Wesson ha ritagliato uno spazio sul carrello per l’installazione del punto rosso. Alcuni piccoli ma decisivi ritocchi, che si accompagnano all’aumentata larghezza dei tagli di presa frontali, rendono possibile allinearci il punto bianco frontale e la tacca di mira. Smith & Wesson mette inoltre a disposizione sette slitte, così che sia possibile installare i più comuni red dot sul mercato (Crimson Trace, Trijicon, Leupold Delta Point Pro, J-Point, Docter, C-More, Insight).
Per canna (102 millimetri, 1:10 il passo di rigatura) e carrello si è scelto l’acciaio inossidabile con finitura Armornite al nitruro. Il fusto, realizzato invece in polimero, si completa con un’impugnatura aggressiva a inserti (4) intercambiabili. Due i caricatori, ciascuno dei quali alimenta l’arma con quindici colpi calibro 9 mm. Doppio il reset del grilletto, tattile e sonoro.
Smith & Wesson descrive l’arma (184 millimetri, 730 grammi) come una striker fired per uso quotidiano, sportivo e professionale; la si porta a porta a casa con 616 dollari.
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