Prodotto in Cina dal marchio Sino Defense Manufacturing, l’Sdm AK-103s è un fucile semiautomatico calibro 7,62×39 mm, e riprende un classico della storia armiera russa.
E’ un’arma che nasce appositamente per il mercato civile, quindi non è demilitarizzata (la importa Prima Armi di Pinasca, TO) . È costruita in acciaio ed è provvista di una guida specifica per il caricatore, su entrambi i lati, mentre superiormente è chiuso da un copriculatta in lamiera stampata.
Il funzionamento è a recupero di gas con otturatore rotante contenuto in un portaotturatore; asta di armamento, pistone e portaotturatore sono solidali ed eseguono il ciclo di movimento assieme. Sul lato destro troviamo la leva di metallo stampato, un classico degli Ak, in questo caso a due posizioni.
Canna a 4 rilievi
La canna è lunga 420 mm e presenta al suo interno una rigatura a quattro rilievi con un passo di 1:9,45”. L’estremità anteriore del tubo recupero gas, contenente il pistone d’armamento, è contraddistinto da 8 fori circolari per lo sfogo dei gas in eccesso.
Abbiamo poi un ottimo freno di bocca sulla volata con due grandi aperture laterali più tre fori circolari. Il calcio polimerico è ribaltabile sulla sinistra: si sblocca premendo un pulsante e da richiuso è tenuto in posizione da un cursore posto sul lato sinistro. In plastica è anche l’astina, un po’ economica al tatto ma efficace nella presa.
Abbiamo poi gli anelli per il fissaggio della cinghia di trasporto. Il caricatore curvo ha una capacità di 29 colpi. Quanto alle mire abbiamo una tacca di mira regolabile in base alla distanza del bersaglio e un mirino a palo protetto da due ali.
L’Sdm Ak-103s costa 659 euro. Siamo andati a vedere come spara al campo di tiro dell’Uboldo Shooting, in provincia di Varese.
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La prova completa sarà pubblicata nel numero di settembre di Armi Magazine, in edicola dal prossimo 15 agosto.