Se si sta alla nota del governo, il decreto che estende i termini dello stato d’emergenza non prevede un’ulteriore proroga del porto d’armi. Per l’analisi definitiva è bene comunque attendere il testo in Gazzetta.
A prima vista ha vinto la linea restrittiva: i termini per la proroga del porto d’armi si esauriscono con la scadenza 31 luglio. È quanto emerge dal comunicato diffuso in mattinata dal governo che stanotte ha deciso di estendere lo stato d’emergenza fino al 15 ottobre. Sono state infatti prorogate le disposizioni contenute nei decreti 19 e 33, non però quelle del Cura Italia che nei suoi 127 articoli tratta anche di concessioni e licenze. Quindi, in attesa del testo ufficiale, la situazione comincia a configurarsi in questi termini:
- il porto d’armi scaduto tra il 31 gennaio e il 31 luglio vale fino al 29 ottobre;
- niente proroghe per il porto d’armi in scadenza dal 1° agosto.
Tutto questo è ovviamente suscettibile di rettifica dal momento in cui avremo a disposizione il testo ufficiale: diffonderemo eventuali aggiornamenti non appena possibile.
La nota del governo
“Si prevede la cessazione al 31 luglio degli altri termini connessi o correlati alla cessazione dello stato di emergenza, previsti da disposizioni diverse da quelle specificamente richiamate nel decreto” (virgole nell’originale). Il testo richiama esplicitamente i decreti 19 e 33 (misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica), non però il 18, il cosiddetto Cura Italia dedicato a misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese.
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