Il Tar della Calabria si esprime sulla valutazione dei precedenti che possono impedire il rinnovo del porto d’armi.
In assenza di nuovi elementi, i precedenti trascurati in passato non possono improvvisamente diventare rilevanti e impedire il rinnovo del porto d’armi. O almeno: se vuole dire no al rinnovo, l’amministrazione ha l’obbligo di dimostrare perché ciò che prima era insignificante abbia improvvisamente assunto peso. Lo ribadisce il Tar della Calabria con una sentenza degli scorsi giorni.
Non è una giustificazione a un presunto diritto d’insistenza. La licenza è temporanea proprio perché può permettere di valutare se la situazione sia cambiata rispetto all’ultimo rinnovo. Ma se da rinnovo a rinnovo non è successo niente, e i precedenti erano evidentemente già stati considerati non ostativi, è obbligatorio mettere in chiaro il motivo di una decisione opposta. Il Tar si pone dunque in scia al Consiglio di Stato che la scorsa settimana si era a sua volta espresso sul peso dei precedenti per il rinnovo del porto d’armi.
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