Con malcelato orgoglio, Fausti ha organizzato un evento per presentare alla stampa e al pubblico la nuovissima serie di fucili, denominati Italyco
Giovedì 11 dicembre, approfittando di una provvidenziale quanto inaspettata pausa del cattivo tempo che sta affliggendo gran parte del nostro Paese, Fausti ha organizzato un incontro con la stampa di settore per presentare una nuovissima serie di fucili, disponibili sia ad anima liscia, sia ad anima rigata. Ma, prima ancora di cominciare la capillare descrizione di questi interessanti fucili, vorrei spendere due parole in più sul contesto che ha accompagnato la presentazione ufficiale: si fa un gran parlare dell’orgoglio di essere italiani, della fierezza di appartenere ad una nazione che ben poco ha da imparare (specialmente quando ha insegnato per millenni agli altri), di quel senso nazionalistico che – inevitabilmente – ci prende quando siamo a confronto con realtà straniere.
Personalmente mi identifico molto in questo spirito; ho avuto la fortuna di lavorare spesso all’estero e – ad li là delle facili battute e/o ironie sui malcostumi italici – , un italiano vero rivendica sempre la sua fiera origine. Bistrattati sì, coglioni no, se mi passate… il francesismo. Basta osannare sempre l’erba del vicino, che è tutta bella, tutta verde; lo sappiamo che non è vero, ma a volte è più comodo pensarlo. E allora ben vengano idee come quella della Fausti, dinamica fabbrica d’armi gestita dalle tre sorelle di ferro Barbara, Elena e Giovanna (in rigoroso ordine alfabetico): non siamo secondi a nessuno in tanti campi, certamente non nel campo della manifattura di armi.
Il nome Italyco, pur se “sporcato” da quella y, necessaria per intercettare i desiderata degli stranieri, riconduce ad un senso di appartenenza forte, un Made in Italy del quale dobbiamo andare fieri e da sbandierare nel mondo intero. In questo, l’Italyco supporta alla perfezione un fucile (anzi, una serie completa di fucili) che vuole fungere da rampa di lancio per portare il concetto di “bello” laddove ancora viene apprezzato. Si, perché i fucili presentati l’altro giorno sono veramente belli e meritano di essere esaminati con cura.
Una nuova serie
Stiamo parlando di un progetto che prevede non il lancio di un fucile, di una singola novità, quanto la proposta per una nuova serie, nella speranza non troppo recondita che possa incontrare i favori del pubblico allo stesso modo della serie di doppiette (la Dea, nata circa dieci anni fa) che ha segnato la storia recente in Fausti, contribuendo al successo commerciale dell’azienda. Per questo motivo, i fucili della serie Italyco si caratterizzano dall’avere la bascula round body, che snellisce e rende filante l’estetica di questi sovrapposti. Si possono ordinare in tutti i calibri più venduti (12, 16, 20, 28 e .410), ognuno con bascula dedicata al calibro (l’unica eccezione è il calibro .410, che utilizza una bascula del calibro 28), sì da proporzionarne efficacemente le forme.
La scelta si amplia poi sull’avere le mezze cartelle (modello base), o nel preferire le finte cartelle (modello SLX), che aggraziano ulteriormente il fucile. La finitura può essere argento vecchio oppure tartarugata e stiamo parlando di una vera tartarugatura, quella che gli inglesi definiscono “Bone Charcoal”, realizzata all’estero con i metodi tradizionali (e costosi). Per chi volesse ulteriori ragguagli sull’origine storica del procedimento, possiamo aggiungere che si tratta di un processo di tempratura che si realizza dopo aver posto le parti da trattare a contatto con piccole porzioni di ossa e corno (che determineranno il colore) in un cassetta metallica, a sua volta adagiata sui carboni ardenti. Dopo un certo periodo di tempo i pezzi trattati, al calor rosso, vengono estratti e immersi in acqua distillata o piovana per evitare l’azione alterante di eventuali altri sali.
Ogni artigiano (specialmente quelli Oltremanica) possedeva una sua ricetta segreta per arrivare alla tartarugatura ottimale (molti adoperavano anche piccoli pezzi di cuoio per creare particolari venature di colore). Noi non sappiamo se il procedimento adottato da Fausti sia proprio questo, ma di certo non stiamo parlando di una tartarugatura chimica, facilmente eliminabile dall’arma con l’uso, il sudore e la normale acidità della pelle. Non solo: l’Italyco può essere un sovrapposto rigato, realizzato nei calibri più diffusi (8×57 JRS, .30-06, .30 Blaser, 9,3x74R, .444 Marlin, .45-70 US Government) e denominato Italyco Express; oppure un sovrapposto da tiro, denominato Italyco Sport Edition.
Entrambi disponibili nella versione base o SLX. Una gamma completa sin dal primo momento, nella quale il cliente può attingere senza paura di un salto nel vuoto: vedremo fra poco come il prezzo sia assolutamente commisurato alla realizzazione armiera e, tutto sommato, ancora accessibile.
Primo contatto
Dal momento che abbiamo avuto sotto mano quasi tutta la gamma, diventa difficile parlarne di uno in particolare, anche se – come è logico – la presenza di un paio di modelli SLX (con cartelle lunghe), finiti argento vecchio in calibro 20 e 28, ha finito con il catturare immediatamente la mia attenzione. Partirò quindi da questi esemplari per la mia trattazione, cercando di evidenziare eventuali differenze con il resto della produzione. Innanzi tutto l’estetica: l’Italyco è bello, veramente bello. Le linee curve della bascula, realizzata in acciaio 18NiCrMo4, cementata e temprata, si sposano perfettamente con l’anima del fucile sovrapposto, raggiungendo il culmine con il calibro ridotto, dove la proporzione fra le varie componenti si esalta nella piccolezza delle forme. La bascula è effettivamente una vera round body (non ricavata da una bascula normale) e la sensazione che si prova prendendo in mano l’arma è quella di impugnare un fucile giocattolo, tanto è sottile.
Molto ben realizzata l’arma sulla testa di bascula, dove si è lavorato di lima e di scalpello per ottenere una sagomatura della conchiglie elegante e armonica. La bascula è ornata da una fine incisione, eseguita completamente a mano (scelta quanto mai opportuna) da un maèstro incisore e firmata, nello spazio metallico accanto al ponticello. Nello specifico, tutti i fucili presentati erano stati incisi dal maèstro Stefano Muffolini, ma in fase di produzione è previsto che altri grandi incisori si alternino sullo stesso tema. Italyco diventerà così una vetrina importante anche per i maèstri bresciani del bulino. L’incisione si configura tramite diversi riccioli di inglesina di buona fattura (unitamente a cordoncini e filetti con funzioni estetiche) che ricopre gran parte delle superfici metalliche, creando visivamente un appagamento dell’occhio. Sul petto di bascula notiamo il nome del modello racchiuso in un cartiglio e scritto in stampatello, lo stemma aziendale Fausti e la bandiera italiana. Oltre naturalmente ai riccioli di inglesina che completano il quadro.
L’incisione e i dettagli sono meno visibili sui modelli che presentano una tartarugatura della bascula (ovviamente); in compenso le stupende nuances create dalla tartarugatura, con riflessi dal blu al giallo passando per tutte le tonalità, sono in grado di soddisfare ampiamente il cliente. Se la bascula è tartarugata, le scritte “Fausti” e “Italyco” sono in oro. Per entrambe le versioni, la scritta “Fausti – Italy” fa capolino in oro sulla parte sinistra della canna superiore. La calciatura accoppiata al metallo è degna di nota; l’incassatura risulta molto ben eseguita e non si vedono porzioni in cui il legne “cresce” o è mancante. Anche in zone difficili quali l’auget. La calciatura è realizzata in legno di noce circasso o turco altamente selezionato (grado 4A) per venature e densità e può essere richiesta all’inglese, a pistola o a mezza pistola con coccia (in metallo o in ebano) incisa e trattenuta in situ ad una vite a taglio, anch’essa incisa.
Azzeccata la scelta di abbinare un calciolo in gomma color corallo (in omaggio alla tradizione più classica) che ben risalta a contrasto con le venature del legno finito ad olio. Lo zigrino è eseguito manualmente a passo fine; non possiamo esprimerci più di tanto sulla sua funzionalità (non abbiamo sparato), ma le cuspidi sembrano grippanti senza per questo arrecare sensazione di fastidio al contatto con la mano. Personalmente mi è piaciuta molto la versione con impugnatura a collo di cigno (sono un romantico), mentre in casa Fausti si spinge per la Woodward a mezza pistola con coccia: sono comunque entrambe belle e funzionali (forse di più la Woodward). A scelta del cliente si può optare anche per un calcio a principe di Galles, mentre la versione rigata osservata presentava un appoggia guancia di tipo bavarese.
Sottile e filante l’astina all’inglese, il cui sgancio è affidato ad un comando ad auget ottimamente realizzato, lungo e inciso. Bello. Tutto bene, quindi? Parrebbe di sì, ma voglio trovare il pelo nell’uovo, che ho già segnalato a Fabio, marito di Barbara: il comando per il selettore di canna appare un filo troppo grosso e sporgente verso l’alto, nonostante sia inserito su un cursore della sicura correttamente dimensionato. Certo, bisogna fare i conti con la funzionalità: un comando troppo ridotto nelle dimensioni può divenire difficile da azionare nei momenti concitati di un’azione di caccia. Ma dal momento che io mi dimentico di azionarlo sempre, avrei trovato la soluzione: un bella coppia di grilletti classica al posto del monogrilletto selettivo e abbiamo risolto il problema.
Se mi sentono in Fausti… A proposito di grilletto: la leva è ben conformata e può disporre anche di un piccolo grip aggiuntivo (utile magari nel periodo invernale, quando si usano i guanti). Il peso di scatto è stato settato a circa 1,8 kg per la prima canna e a circa 2,1 kg per la seconda. La chiave di apertura, con incisione sulla testa, presenta una palmetta di forma allungata, quasi slanciata, anche se piena; il pollice, durante l’azionamento, trova comunque una comoda zigrinatura per l’appoggio. La guardia è lunga, come si conviene ad un fucile elegante.
La meccanica
Le batterie sono delle classiche box-lock; d’altro canto per poter continuare ad offrire l’Italyco ad un prezzo ragionevole, questa era una scelta obbligata. Su un sovrapposto che deve rappresentare l’Italia nel mondo per conto della Fausti, non poteva però mancare la chiusura “four locks” brevettata e utilizzata su molti altri fucili della gamma.
È caratterizzata da una doppia coppia di ramponi che rende il sistema di chiusura oltremodo efficiente. I percussori sono montati su molle a spirale. Capitolo canne: per i fucili ad anima liscia la lunghezza “standard” è di 71 cm di lunghezza, con la classica coppia di strozzature 3/1 stella. Naturalmente, dal momento che l’Italyco segue lo stesso schema degli altri fucili venduti direttamente nell’atelier della Fausti, tutto è estremamente personalizzabile a piacere. Chi lo desidera può quindi optare per una differente coppia di strozzature o ricorrere alle canne munite di strozzatori intercambiabili interni. Le geometrie interne di foratura prevedono coni lunghi di raccordo per assicurare rosate di tutto rispetto (come per gli altri fucili Fausti, l’arma è consegnata con la prova di rosata certificata). L’Italyco Express è fornito con canne di 60 cm di lunghezza. Gli estrattori sono automatici. I due tubi, realizzati in acciaio trilegato, sono innestati sul manicotto (finito a bastoncino) e nel punto di saldatura è visibile un leggero cordoncino.
Le canne sono accoppiate a bindellini laterali pieni e superiormente notiamo una bindella da 7 mm (6 mm per il calibro 20 e inferiori), rabescata antiriflesso e ventilata a ponticelli larghi (oppure piena). Il mirino terminale è sferico in ottone.
Considerazioni finali
L’Italyco in calibro 12 pesa circa 3,2 kg, in calibro 20 circa 2,73 kg, in calibro 28 e .410 circa 2,6 kg. L’Italyco Express pesa circa 3 kg. Tutti i fucili sono consegnati in una elegantissima valigetta VL800, munita di serrature, particolari in pelle e interni in velluto verde scuro, in omaggio alla tradizione classica delle valigette inglesi. Prezzi: si parte dai 5.700 euro più I.V.A. per la versione senza cartelle, finita argento vecchio; 6.500 euro più I.V.A. per la versione Slx finita argento vecchio; 6.400 euro più I.V.A. per la versione senza cartelle tartarugata e 7.200 euro più I.V.A. per la versione Slx tartarugata. Per l’Italyco Express, 6.700 euro più I.V.A. per la versione senza cartelle tartarugata e 7.500 euro più I.V.A. per la versione Slx tartarugata.
L’Italyco Sport Edition parte da 7.500 euro più I.V.A. I prezzi sono commisurati alle armi e – in generale – mi sembra di poter affermare che Fausti ha cercato di fare uno sforzo per poter offrire l’Italyco ad un prezzo ancora abbordabile, a fronte delle caratteristiche sopra descritte. Magari per chi cerca il fucile da esibire con orgoglio, il fucile che desidera da un bel po’ di tempo e che non ha ancora osato acquistare, questa è l’occasione giusta.
La presentazione: all’insegna del Made in Italy
Lo inseriamo in un riquadro, ma meriterebbe la copertina, non fosse altro perché è la prova provata di come il Made in Italy sia assolutamente ineguagliabile. Complice la giornata di sole, la presentazione dell’Italyco ha avuto luogo nella splendida cornice di Villa Baiana, situata nella tenuta La Montina a Monticelli Brusati (BS), nel cuore della Franciacorta, zona rinomata worldwide per la qualità dei suoi vini.
Quale posto migliore per festeggiare un nuovo nato? Siamo certi che qualunque straniero amante del bello non potrebbe che restare estasiato di fronte alle bellezze del Creato, che tanto spesso si concentrano nel nostro bistrattato Bel Paese e che si sono concretizzate anche sulle colline bresciane. Un luogo di charme, che ha ospitato i presenti, li ha allietati con una cucina sopraffina e li ha coccolati con una selezione di vini prelibati.
Da Armi Magazine febbraio 2015 articolo di Simone Bertini, fotografie di Simone Bertini, Gianluigi Guiotto e Fausti Stefano s.r.l.
Fausti Italyco
Produttore: Fausti Stefano s.r.l, tel. 030 8960217-220, www.faustiarms.com
Modello: Italyco
Calibro: | 12, 16, 20, 28 e .410 per l’anima liscia; 8×57 JRS, .30-06, .30 Blaser, 9,3x74R, .444 Marlin, .45-70 US Government per l’anima rigata |
Camera di cartuccia: | 70 mm (2 e 3/4”) o 76 mm, a seconda del calibro |
Tipologia d’arma: | fucile da caccia e da tiro a canne sovrapposte |
Sistema di chiusura: | brevettata Fausti “Four Locks” |
Bascula: | in acciaio round body, di dimensioni proporzionate al calibro (eccetto il calibro .410, che utilizza la bascula del calibro 28) |
Finitura/incisione: | incisione a riccioli di inglesina e festoni sui fianchi e petto di bascula; presenza di cartigli, stemma aziendale fausti e bandiera italiana |
Canne: | in acciaio trilegato |
Lunghezza canna: | 71 cm (disponibili 60; 63,5; 67,5; 73; 76; 81). Italyco Express con canne di 60 cm |
Strozzature: | tre ed una stella (personalizzabile a piacere, compreso l’adozione di strozzatori intercambiabili) |
Estrazione: | automatica (a richiesta manuale) |
Bindella: | piena o ventilata a ponticelli, rabescata antiriflesso, da 7 mm (calibro 12), 6 mm (calibri più piccoli) |
Grilletto: | monogrilletto selettivo |
Mirino: | sferico, in ottone; Italyco Express con sistema a tacca di mira e foglietta con inserti in fibra ottica |
Sicura: | cursore a slitta sulla codetta di bascula, che incorpora il comando per l’inversione dei cani (bigrillo a richiesta) |
Calciatura: | in noce selezionato (grado 4A), finito ad olio; impugnatura Woodward a mezza pistola con coccia in metallo o ebano (oppure all’inglese o a principe di Galles), astina all’inglese (semi castoro per l’Italyco Sport Edition), calciolo in gomma piena color corallo da 10 mm |
Peso (appross.): | dai 2,6 kg circa ai 3,2 kg circa a seconda del calibro e della configurazione |