Paura del terrorismo e probabile stretta comunitaria hanno determinato un incremento della vendita di armi nella Confederazione Elvetica
Nel 2016 le richieste di porto d’armi in Svizzera sono aumentate del 30%. Lo rivela Rundschau, la trasmissione della Srf. Secondo l’inchiesta, sta inoltre crescendo il numero delle donne che decide di comprare un’arma da fuoco.
Nei cantoni di Ginevra, Turgovia e Soletta l’incremento delle richieste, gran parte delle quali approvate, supera il 30%. Le 5.117 domande di Argovia valgono esattamente un terzo in più rispetto al passato. Meno marcato l’aumento nel Canton Zugo (8%, ma nel 2015 era stato del 32%). In Ticino le statistiche attestano una stabilizzazione delle vendite di armi.
L’incremento della vendita di armi in Svizzera
La trasmissione riporta due delle motivazioni principali alla base dell’incremento della diffusione di armi in Svizzera. Il timore per la delicata situazione internazionale sul fronte terrorismo e la modifica restrittiva della Direttiva Armi. Anche se non si sa quanto e quando l’eventuale conferma della Direttiva comunitaria entrerà in vigore all’interno dei confini elvetici.
In ogni caso “molte persone vogliono essere in grado di difendere sé stesse e la propria famiglia”, ha spiegato un armaiolo ai microfoni della Srf. E un tiratore amatoriale ha commentato: “chi lo sa se un domani sarà ancora possibile acquistare legalmente una pistola in Svizzera?”.
La polizia chiede comunque di essere allertata in tutte le situazioni in cui i cittadini si sentano minacciati o si trovino in una situazione di pericolo.