Dopo l’ordinanza cautelare del Tar del Lazio, il Viminale ha diffuso una circolare sul rilascio di certificato medico per detenzione di armi.
Il certificato medico per detenzione di armi può essere rilasciato solo dal medico militare, della polizia e dei vigili del fuoco in servizio, non in quiescenza. Lo ribadisce una circolare del ministero dell’Interno. Il chiarimento si è reso necessario dopo che, con un’ordinanza cautelare, il Tar del Lazio ha accolto il ricorso di un medico in quiescenza e sospeso la circolare che interpreta la Direttiva armi.
Proprio perché cautelare, scrive il ministero, la sospensiva vale esclusivamente nei confronti del soggetto coinvolto. Detto altrimenti: “l’amministrazione non può rifiutarsi di prendere in considerazione i certificati rilasciati dal medico militare in ausiliaria che ha proposto il ricorso”. Ma, per tutti gli altri casi e fino alla pronuncia definitiva, la circolare resta in vigore anche nella parte in cui prescrive che per rilasciare il certificato ci voglia un medico in servizio. Il Viminale fa inoltre sapere che ricorrerà al Consiglio di Stato contro la decisione sfavorevole. Nel frattempo, il Tar ha fissato la discussione collegiale al marzo 2020.