In occasione del cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci, Beretta ha deciso di omaggiare il genio dell’eclettico artista toscano con due fucili commemorativi. La presentazione si è tenuta presso il forno fusorio di Tavernole sul Mella, in Val Trompia.
Anche se mancano testimonianze documentali inconfutabili, la presenza nel bresciano, e in particolare in Valle, di Leonardo da Vinci, a cui Beretta ha dedicato due fucili commemorativi, è ipotizzabile analizzando numerosi indizi. Il primo dei quali è rappresentato dalla cartina disegnata dall’artista intorno al 1510. Rappresenta il percorso del fiume Mella con l’indicazione dei paesi di Gardò (Gardone) e Choj (Collio), con l’omonima miniera di ferro.
Alla presenza del sindaco di Tavernole sul Mella Gerardo Ferri, della vicepresidente della Comunità montana di Valle Trompia Clara Ricci e del vice amministratore delegato di Beretta Daniele Bertoni, si sono susseguite dunque le relazioni dell’architetto Valentino Volta, studioso di storia locale che ha parlato delle evidenze storiche che lasciano intuire la presenza di Leonardo nella zona, e del professor Mario Marubbi, docente di Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia. Secondo Marubbi «la figura di Leonardo è una meravigliosa sintesi di tecnologia ed arte espresse al loro meglio». Questa sintesi «si ritrova anche quando oggetti tecnologici e funzionali, come le armi presentate da Beretta, sono al tempo stesso oggetti d’arte, figli di un saper fare che vanta tradizioni cinquecentenarie». Queste tradizioni si sono sempre espresse in Val Trompia e in Beretta, che festeggerà il proprio cinquecentesimo anniversario nel 2026.
Beretta celebra il genio Leonardo
Significative le parole di Franco Gussalli Beretta, presidente dell’azienda, che è intervenuto con un messaggio. «Celebrare il passaggio del più grande genio italiano in Val Trompia, insieme a tutti i sindaci della Valle, ci rende pieni di orgoglio e allo stesso tempo responsabili che le competenze e le abilità, che Leonardo aveva intuito come uniche di questo territorio, continuino ad alimentarsi e rinnovarsi per generare valore e crescita, non solo per la Valle ma per l’intero sistema del made-in-Brescia e più in generale del made-in-Italy». Beretta ha così pensato di celebrare il genio di Leonardo, ha continuato il presidente, «con questa splendida coppia di fucili celebrativi». Sono «destinati a girare il mondo per raccontare il passaggio di Leonardo da Vinci in Val Trompia, e ispirare le generazioni future».
Due fucili commemorativi finemente incisi
Le armi presentate sono dunque un set unico costituito da una coppia di sovrapposti SL3 finemente incisi. Si è deciso di sfruttare la piattaforma SL3 con chiusura a tassello longitudinale. È tipica dei sovrapposti assemblati a mano con il metodo del montaggio in bianco. Prevede inoltre che i componenti principali siano accoppiati manualmente per ridurre al minimo le tolleranze.
Importante il panorama di incisioni, al bulino, che hanno richiesto oltre 100 ore di lavoro a Simona Toresani. Su un fondo floreale di gusto rinascimentale, le incisioni sono arricchite da due medaglioni sul petto di bascula che riportano due soggetti particolarmente riconosciuti dell’opera di Leonardo: il suo autoritratto in età matura e la Gioconda. Sulla canna è inoltre incisa la firma dell’artista secondo la tecnica della rimessa in oro a freddo mentre il guardamano è impreziosito con la data della morte e quella del cinquecentesimo anniversario.
Le canne sono lucidate a mano. Il calcio prevede invece la finitura Tru-oil in colore rosso, che richiama la tecnica della sanguigna, utilizzata dal maestro. Per concludere, la valigetta è realizzata a mano nel laboratorio appena inaugurato all’interno dell’azienda. Il coperchio superiore riporta, al proprio interno, la riproduzione al pirografo dell’uomo vitruviano.