La corsa all’Eliseo del leader de I Repubblicani passa anche dal sostegno dei cacciatori, ai quali è dedicata una parte rilevante del programma elettorale
C’è l’Europa, e ci stava, ma c’è anche la caccia nel programma elettorale di Francois Fillon. Il candidato del centrodestra all’Eliseo parla abbondantemente di tradizione e cultura venatoria.
Nel programma del leader conservatore si sottolinea innanzitutto l’importanza economica della caccia. In Francia il settore crea 25.000 posti di lavoro e 2,5 miliardi di euro di valore. Fillon punta inoltre alla conservazione delle tradizioni venatorie, “parte integrante del patrimonio e della cultura” francesi. Limitando le competenze e i poteri in merito delle istituzioni europee.
Fillon, I Repubblicani e la caccia
Nel documento si sottolinea che i cacciatori francesi hanno istituito strutture forti ed efficaci nella gestione della caccia. E da loro passa anche l’attuazione di programmi di gestione della selvaggina. La confluenza delle federazioni dipartimentali nella FNC “ha permesso una notevole evoluzione delle conoscenze scientifiche per la gestione delle specie”. E così si sono rafforzate “sicurezza e controllo dei danni”. Tra le proposte del candidato dei Repubblicani figura anche il consolidamento dell’Ufficio nazionale per la caccia e la fauna selvatica (ONCFS), il cui bilancio è coperto dalle quote prelevate direttamente sulle licenze di caccia, e la sua separazione sostanziale dall’agenzia per la biodiversità.
I limiti della politica europea
Fin qui i temi interni alla politica francese. Poi arrivano le proposte in campo comunitario. E la parola d’ordine è sovranità nazionale. Fillon evidenzia infatti con la Direttiva uccelli in Francia si siano ridotti specie e periodi di caccia. Il candidato conservatore sostiene che ciò derivi dall’influenza dei Paesi del nord Europa, che hanno rigettato a priori le pratiche tradizionali francesi. E non può bastare la deroga a mantenerle. Ma la maggior parte delle limitazioni, si legge nel programma, si basa su criteri dettati dal sentimentalismo e non su concrete basi scientifiche. Fillon propone dunque di estromettere la Commissione Europea dalla competenza generale sulla caccia. E l’applicazione del principio di sussidiarietà può prevedere l’introduzione di deroghe specifiche.
È l’Europa, che “troppo spesso si intromette in ciò che dovrebbe essere responsabilità e competenza delle nazioni e delle regioni”, il vero Moloch dei Repubblicani. “Gli Stati devono ritrovare la capacità di decidere in tutti i settori che non rientrano strettamente nella politica europea“, evidenzia Fillon.