Una ricerca condotta dal Congressional Research Service riporta i dati del mercato mondiale delle armi
Metà del mercato mondiale delle armi è contrassegnato dalla bandiera a stelle e strisce. È il risultato di uno studio condotto dal Congressional Research Service per il Congresso americano e riportato dal New York Times.
L’indagine si riferisce ai dati del 2015, in cui sono state vendute armi per circa 80 miliardi di dollari. Gli Stati Uniti ne hanno messe in commercio per un valore di circa 40 miliardi.
La Francia si trova al secondo posto in questa particolare classifica con armi vendute per circa 15 miliardi di dollari. È però rilevante l’incremento dell’economia transalpina: +9 miliardi rispetto ai dodici mesi precedenti. Più del doppio, in effetti. Seguono poi la Russia, con 11 miliardi di dollari e in leggero calo, e la Cina (6 miliardi di dollari di armi vendute). L’Italia è sesta (1 miliardo di dollari), dopo la Svezia (1 miliardo e mezzo) ma prima della Germania. Completano la classifica delle prime dieci Turchia, Regno Unito e Israele.
I numeri del mercato mondiale delle armi
Dallo studio si nota anche che nel 2015 è calato il valore complessivo della compravendita delle armi. Nel 2014 era stato pari a circa 89 miliardi. Il rapporto spiega che il calo delle vendite globali è legato all’economia debole. Per problemi di bilancio, alcuni Paesi hanno posticipato o limitato gli acquisti tentando di ammodernare i loro armamenti esistenti. Gli acquirenti maggiori rimangono i Paesi sviluppati o in via di sviluppo, che coprono oltre 65 miliardi di acquisti. Avanzano le spese in armamenti di Qatar (17 miliardi di dollari) ed Egitto (12 miliardi di dollari). Alti anche gli esborsi di Arabia Saudita (8 miliardi di dollari), Corea del Sud, Pakistan, Israele, Emirati Arabi e Iraq.