Beretta presenta Shooting Data, la piattaforma digitale che comprende una App per smartphone dedicata a chi pratica il Tiro a volo e rappresenta una piccola rivoluzione nel modo di allenarsi.
Come già accade per molte altre app sportive (Runtastic, Fitbit, Strava eccetera), Shooting Data consente di avere a disposizione una mole di dati relativi a ogni seduta di allenamento, dal tempo meteorologico ai tempi di reazione fino ai risultati dettagliati relativi a ogni piattello, perfino se colpito di prima o seconda canna.
Che cos’è Shooting Data?
Si tratta di un sistema misto (IoT, Cloud, App) progettato per aiutare sia i tiratori (per migliorare la performance), sia gli allenatori (per agevolare l’interazione con gli atleti), sia i gestori dei campi di tiro (per supportare la gestione). Tutto ruota su una app (scaricabile gratuitamente sul proprio smartphone da Google Play Store e Apple Store) che consente d’iscriversi gratuitamente al servizio e su una medaglietta (personale e valida su tutti i campi Shooting Data al mondo); i dati raccolti vengono custoditi in Cloud, dove solo il singolo tiratore può accedere perché protetti.
Come funziona Shooting Data?
Sono sufficienti tre passi:
1) scaricare l’App sul proprio smartphone;
2) registrarsi scegliendo user Id e password;
3) ritirare al proprio campo di tiro la medaglietta (personale e valida su tutti i campi Shooting Data al mondo) che ha un costo di 10 euro.
I campi che hanno aderito a Shooting Data sono al momento 12, ma l’obiettivo è coinvolgere tutti i campi presenti nel nostro Paese ma anche all’estero. Ogni volta che si effettuerà una serie su un campo Shooting Data, sarà sufficiente fare check-in al fonopull appositamente modificato prima di iniziare: tutti i dati saranno immediatamente disponibili nella propria App, riservati e protetti.
Shooting Data, infatti, raccoglie in automatico per il tiratore, data ed ora, Tav, campo, schema, meteo, temperatura, umidità, disciplina, allenamento-gara, piattello (per esempio sinistro, destro, centrale…), risultato (preso, zero, seconda canna), tempi di reazione, equipaggiamento (fucile, cartucce, occhiali, lenti, se preventivamene descritti per la disciplina praticata).
In allenamento il tiratore dovrà solo premere il tasto rosso (Lost) in caso di nullo o quello giallo per il piattello preso con seconda canna; il telefono può restare nella borsa perché non serve: la concentrazione dunque non ne risente.
Anche quando un tiratore svolge attività in un campo non dotato di Shooting Data, può continuare ad utilizzare la app in modalità manuale (in questo caso le informazioni non verranno acquisite in automatico, ma saranno aggiunte dal tiratore). L’applicazione ha anche una sezione diario dove il tiratore può annotare condizioni fisiche, mentali e dati relativi al sonno.
Quali sono i vantaggi di Shooting Data?
Shooting data trasforma i dati in servizi e benefici per il tiratore e per il coach. Il tiratore può misurare la performance in pedana, tutti i giorni, e grazie alle statistiche e ai dati oggettivi di dettaglio, può individuare nuove opportunità di miglioramento.
Il coach può tenersi in contatto con gli atleti, monitorare gli allenamenti in remoto e inviare consigli direttamente attraverso la App. Infine, il gestore ha uno strumento di diagnostica del campo per offrire un servizio sempre impeccabile: se Shooting Data segnala ripetutamente un mancato lancio da una certa macchina, potrà attivarsi per la riparazione prima che il tiratore vada in segreteria a segnalare il problema.
L’aspetto social
Numerose sono poi le possibilità dal punto di vista dei social: con Shooting Data sarà possibile sfidare i propri amici a distanza o postare la scehrmato del primo “25” realizzato. Si potranno organizzare gare Shooting Data in contemporanea, su campi diversi, assegnando un punteggio diverso per i piattelli presi di seconda canna. Insomma, le potenzialità della piattaforma sono davvero numerose.
I commenti
“Siamo orgogliosi di segnare – attraverso il progetto Shooting Data – il nostro impegno nello sviluppo del Tiro a volo”, ha dichiarato Franco Gussalli Beretta, presidente di Beretta, “Il mondo delle App che supportano l’attività sportiva è ormai una realtà in tutti gli sport, siamo probabilmente tutti già utilizzatori di Runtastic, di Strava o di Fitbit – solo per citare quelle più conosciute – attraverso il nostro smartphone. Lo sport da sempre, quasi meglio di quanto accade nel business, si autoalimenta e migliora attraverso la conoscenza, l’analisi e la gestione dei dati, anche nel Tiro a volo in cui storicamente gli atleti si segnano le statistiche manualmente.
E questo è valido in maniera trasversale, sia per i giovani ma anche per i meno giovani, per i professionisti come per gli amatori. La tecnologia in questo senso aiuta moltissimo e stimola il driver principale che guida ogni tiratore: la passione. Incrementare la passione nei nostri utenti è la soluzione concreta e il mio impegno per portarli sui campi di tiro sempre più numerosi. Il mio ringraziamento alla Federazione italiana tiro a volo per sostenere questo progetto ma soprattutto ai primi 12 campi da tiro in Italia che insieme a Beretta hanno capito che la digitalizzazione è la strada per traghettare il Tiro a volo nel futuro”.
Il presidente di Fitav, Luciano Rossi, ha commentato così il progetto: “Le tecnologie digitali sono ormai indispensabili per gli sportivi, in particolare per i più giovani. Favorire analisi scientifica, metodo e collaborazione è importante per garantire un futuro di crescita e prosperità per il nostro amato settore. Credo che Shooting Data vada in questa direzione e che sia un esempio di eccellenza e modernità italiana”.