In tema di caccia in deroga e roccoli Floriano Massardi, consigliere regionale lombardo della Lega, attacca Ispra.
Divampa dalla Lombardia la polemica tra Lega e Ispra sulla caccia in deroga. Dopo l’audizione dei tecnici nella commissione Agricoltura del Pirellone, il consigliere del Carroccio Floriano Massardi, che ha presentato due progetti di legge su deroghe e riapertura dei roccoli, attacca l’istituto. L’Ispra rende «pareri palesemente travalicanti i limiti di tecnicità e scientificità», commenta Massardi. Le valutazioni di Ispra sono «nettamente più improntate a scelte di tipo politico», che però spettano «unicamente alle amministrazioni».
Massardi ritiene «inaccettabili» le risposte di Ispra sull’impossibilità di determinare le piccole quantità per il prelievo. E l’operato dell’ente è «in aperta contraddizione con quanto stabilito dalla Corte di Giustizia». Secondo la Corte, quando si tratta di deroghe bisogna tener conto delle esigenze «economiche, ricreative e culturali». Rilevata anche una contraddizione nel parere sull’utilizzo delle reti. Si arriva alla «situazione paradossale e assurda» per cui l’uso della rete è considerato selettivo in caso di «cattura a fini scientifici», e non lo è per una pratica analoga con obiettivi differenti. Tutto ciò porta Massardi a ritenere che «l’operato di Ispra sia ideologizzato». E a farne le spese sono «ancora una volta i cacciatori».