C’è bisogno di attirare l’attenzione del governo su alcune ambiguità della nuova formulazione del testo e combattere per risolverle. Ecco la posizione di Stefano Maullu sulla Direttiva armi.
«La battaglia continua»: è questo il commento di Stefano Maullu sulla Direttiva armi recepita nell’ordinamento italiano. L’europarlamentare forzista, che a Bruxelles si è battuto per rendere meno restrittiva la nuova norma, riconosce che l’iter si è concluso «in maniera abbastanza soddisfacente». Apprezzati soprattutto l’aumento del numero delle armi sportive detenibili e «i chiarimenti sul rilascio del porto d’armi». Ma sul testo rimangono alcune criticità, sulle quali Maullu ha promesso di attirare l’attenzione del governo. È su questo campo che avrà luogo la sua battaglia. L’esecutivo dovrà concentrarsi «sulla rimozione delle ambiguità», così da perfezionare il testo il più rapidamente possibile. Da Maullu arrivano poi parole dolci per il Comitato Direttiva 477, ringraziato per il lavoro svolto e al quale l’eurodeputato azzurro rinnova il suo «totale sostegno».