Non tutte le criticità sono state risolte, ma va preso atto “del miglioramento complessivo” del testo definitivo rispetto alla prima versione: ecco la posizione di Fidasc sul recepimento della Direttiva armi.
“Ci aspettavamo qualcosa di più”: è questa la posizione di Fidasc sul recepimento della Direttiva armi. A dieci giorni dalla pubblicazione in Gazzetta continuano i commenti sul decreto legislativo che importa nell’ordinamento italiano le modiche alla direttiva europea 477. Stavolta a esprimersi è la Federazione delle discipline con armi sportive da caccia, che evidenzia come nel provvedimento “persistano alcune criticità irrisolte”. Su tutto, la Fidasc auspica che ci sia modo di intervenire (“con un decreto correttivo”, improbabile) “sull’ingiusta sperequazione tra strutture pubbliche e impianti di tiro privati”, fondamentali nella pratica e nella diffusione del tiro. Nondimeno, la Fidasc prende atto del miglioramento complessivo rispetto alla versione originaria del provvedimento ed esprime “un moderato compiacimento” per le modifiche apportate. Ora ci vuole “un ulteriore passo in avanti che soddisfi le legittime istanze” del mondo del tiro sportivo.