La riforma della legittima difesa è stata incardinata anche a Montecitorio. Camera e Senato non possono discutere contemporaneamente dello stesso tema. Pertanto Giulia Sarti, presidente della seconda commissione, ha annunciato che informerà Roberto Fico della necessità di portare a termine la procedura d’intesa con Palazzo Madama.
Come preventivabile, ci vuole la procedura d’intesa tra Camera e Senato per definire quale dei due rami del parlamento avrà la primogenitura sulla riforma della legittima difesa. E non è una questione solo formale. La definizione del testo base della legge sarà determinata dal ramo del parlamento che comincerà l’esame. L’avvio della procedura d’intesa, che riguarderà i presidenti Fico e Casellati, è conseguenza diretta dell’inizio della discussione in commissione Giustizia alla Camera. Dopo la presentazione dei vari ddl di riforma da parte dei relatori Pierantonio Zanettin (Forza Italia) e Roberto Turri (Lega), la presidente Giulia Sarti (5 Stelle) ha preannunciato che informerà Fico della contemporanea discussione alla Camera e al Senato.
Nel momento in cui Fico e Casellati avranno raggiunto la dovuta intesa, “sarà dedicato un tempo adeguato alla discussione generale”. Sarà solo allora che si potrà giungere alla predisposizione di un testo unificato. Chi conosce i retroscena della politica e della giustizia pronostica che la discussione dovrà proseguire al Senato. Alla Camera arriverà, eventualmente, soltanto dopo l’eventuale approvazione dell’aula di Palazzo Madama.