È comparsa a distanza di una ventina d’anni dall’introduzione del modello 700. La carabina bolt action Seven presenta caratteristiche che ne fanno un’arma completamente diversa rispetto al best seller di casa Remington.
Tutto il cuore della carabina bolt action Seven è realizzato in buon acciaio inossidabile. Il fondello della cartuccia è protetto dai classici tre anelli d’acciaio che caratterizzano le armi Remington. Un sistema che garantisce la massima sicurezza operativa anche nel malaugurato caso che l’innesco o il bossolo cedano alla pressione dei gas. All’azione è applicato il pacchetto di scatto X-Mark Pro, registrabile mediante una vite collocata sull’appendice di scatto in un range abbastanza ampio; il produttore raccomanda di tarare il meccanismo su un valore superiore alle 3 libbre (1.360 grammi). Nei contesti agonistici è sensato ipotizzare pressioni di sgancio minori.
Quattro i calibri disponibili nell’allestimento CDL (Classic DeLuxe): .243 W, .260 R, 7mm-08 R e .308 W. Sei in totale gli allestimenti: al CDL in legno si affiancano il Laminate in legno multistrato e 4 versioni in polimero (Synthetic e Compact Synthetic rispettivamente con canna da 18 e 16,5 pollici, Stainless Steel e Threaded con volata filettata e canna da 16,5 pollici che consente di contenerne il peso in 2,7 chilogrammi). In tutte le sue varianti, il calcio della Seven è abbinato a un calciolo SuperCell in grado, secondo le dichiarazioni del produttore, di ridurre mediamente del 54% le sollecitazioni causate dal rinculo.
La canna da 20 pollici qui adottata risponde all’esigenza di offrire una carabina adatta a contesti venatori difficili, quali la caccia alla cerca in ambiente boschivo, leggera e che ben si adatti all’uso da parte di cacciatori non particolarmente alti.
La prova completa, effettuata in poligono con 4 munizioni differenti, è pubblicata su Cacciare a Palla di luglio 2018, in edicola dal 16 giugno.
Remington è un marchio importato da Paganini.