Il Comitato Direttiva 477 ha inviato una lettera agli europarlamentari della commissione IMCO chiedendo delle modifiche al provvedimento comunitario sulle armi
Comitato Direttiva 477 ancora in campo per difendere i diritti di possessori e appassionati di armi. D-477 ha infatti inviato una lettera agli europarlamentari membri della commissione IMCO in relazione alle modifiche della norma sulle armi.
IMCO è la commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori. Il Comitato sottolinea come a ispirare la riforma siano soprattutto motivazioni ideologiche. Dietro la lotta al terrorismo, sostiene D-477, si va a colpire chi colleziona e studia le armi nel pieno rispetto della legalità.
Revisione della norma europea sulle armi: le sei richieste del Comitato Direttiva 477
Nella lettera inviata agli europarlamentari, il Comitato Direttiva 477 propone una serie di modifiche alla proposta di legge. Innanzitutto l’esclusione dei collezionisti dai lacci stringenti della norma europea. Le leggi sulle armi storiche e le collezioni dovrebbero essere di esclusiva pertinenza degli Stati membri. Poi evitare la marcatura di quelle armi prodotte prima dell’entrata in vigore della nuova direttiva. Rientrano nelle contestazioni anche i requisiti psicofisici richiesti a livello comunitario per il rilascio delle licenze. Direttiva 477 richiede di nuovo che siano gli Stati membri ad avere l’ultima parola. Poi una questione tecnica sulla categorizzazione delle armi. Nella lettera si propone che tutte le armi semiautomatiche rimangano a far parte della Categoria B, con vincoli particolari per i tiratori sportivi. Si chiede poi l’esclusione delle repliche delle armi dai vincoli stringenti della Direttiva. E infine si domanda una revisione della norma sulle armi disattivate, previa consultazione con tutti i portatori d’interesse.