Maria Cristina Caretta (Fratelli d’Italia) ha presentato un’interrogazione al governo chiedendo l’attivazione immediata del piano di gestione del lupo.
Il piano di gestione del lupo deve “essere immediatamente messo in esecuzione”. Ed è necessario rifondere i danni causati dalle sue predazioni “entro sei mesi”. Sono questi i termini dell’interrogazione presentata al governo da Maria Cristina Caretta, deputata di Fratelli d’Italia. Verosimilmente, se il presidente incaricato Giuseppe Conte scioglierà positivamente la riserva, la questione approderà sulle scrivanie del futuro governo. La Caretta mette in luce l’aumento “esponenziale e incontrollato” delle popolazioni di lupo in un buon numero di aree del Paese. Ne conseguono le predazioni ad agricoltura, allevamento, fauna selvatica e turismo. E nell’interrogazione non si nega il timore anche di “eventuali attacchi” a esseri umani.
Se il governo non provvede a breve, commenta la Caretta, diventerà inevitabile “l’abbandono delle aree rurali”. Con pesanti ricadute socio-economiche. È fondamentale, chiude la Caretta, garantire la compatibilità tra “la presenza controllata” del lupo e le diverse attività antropiche. Insieme a Lollobrigida, Maria Cristina Caretta è la firmataria di uno dei due disegni di legge di riforma della legge quadro sulla caccia presentati alla Camera a inizio legislatura.