Il trend di pubblico di Caccia Village, la fiera di Bastia Umbra (PG), è aumentato del 5% rispetto all’ultima edizione.
+5%. Si quantifica così il trend di pubblico di Caccia Village, in crescita rispetto all’ultima edizione. Lo comunicano gli organizzatori che, alla fine della fiera di Bastia Umbra (PG), hanno divulgato il consueto resoconto sulla manifestazione. Apprezzato, secondo l’organizzazione, il calendario di workshop riservati all’aggiornamento e alla formazione dei cacciatori: «la formula breve degli incontri», commenta Riccardo Ceccarelli, coordinatore del programma culturale di Caccia Village, «è stata vincente e sicuramente dovrà essere incrementata per la prossima edizione». La composizione geografica del pubblico di Caccia Village si è ulteriormente ampliata, fa sapere Andrea Castellani, presidente della società Fiera Show: «ai cacciatori del centro Italia si sono aggiunti, sempre più numerosi, anche quelli del sud, Lazio e Campania in testa, che arrivano con viaggi organizzati dalle stesse associazioni venatorie».
Caccia e territorio: il convegno organizzato da Fondazione UNA
Caccia Village ha ospitato anche un incontro dedicato al ruolo della caccia nello sviluppo del territorio umbro. Al convegno, organizzato dalla Fondazione UNA Onlus, hanno partecipato l’assessore regionale alla Caccia Fernanda Cecchini (PD), il deputato forzista Raffaele Nevi, l’assessore di Bastia Umbra Filiberto Franchi e poi Nicola Perrotti, presidente di UNA; Gianluca Dall’Olio e Sergio Sorrentino, presidenti nazionali rispettivamente di Federcaccia e Arcicaccia, Maurizio Zipponi, presidente del comitato scientifico di UNA, Luca Pellicioli, dello studio associato Alpvet, e Andrea Quadrifoglio, presidente di Atlantide.
Fernanda Cecchini considera fortunata la situazione dell’Umbria, dove «la coscienza ambientalista sulle politiche venatorie non è mai stata esasperata, ma anzi moderata e produttiva». L’esponente del Partito Democratico considera la sintesi tra mondo venatorio, agricolo e ambientalista mai opportuna come adesso, «nel periodo di formazione di un governo che su questi temi è quantomeno ambiguo».
La possibilità di tenere insieme caccia, agricoltura e difesa dell’ambiente emerge anche dalle parole di Raffaele Nevi, secondo il quale «la buona politica deve gestire queste questioni, emarginando gli estremismi, applicando le regole e prevedendo sanzioni severe per chi non le rispetta. La mia attività parlamentare avviata da poche settimane» ha concluso Nevi «sarà rivolta esattamente in questa direzione».