L’ex presidente fa il controcanto a Donald Trump dopo la strage di Parkland.
“Non possiamo dire di aver fatto abbastanza per tenere al sicuro i nostri figli fino a quando negli Stati Uniti non ci sarà una legge più rigorosa sulle armi: lo richiedono il buonsenso e la stragrande maggioranza dei cittadini”. È il tweet con cui Barack Obama interviene sulla scena pubblica dopo la strage di Parkland, in Florida, chiedendo una stretta sulle armi. Risalta la differenza tra il commento dell’ex presidente e quello del suo successore alla Casa Bianca: nel suo intervento rivolto alla nazione in diretta tv, Donald Trump non ha mai affrontato il tema di una possibile stretta sulle armi nella legislazione statunitense.
Statistiche a stelle e strisce
Dopo la strage di Parkland la stampa ha tentato di dare qualche numero sulla diffusione di armi negli Stati Uniti. Riprendendo i dati di Vox, l’agenzia Agi ha messo in evidenza come negli Stati Uniti viva il 4,4% della popolazione mondiale (320.000.000 di abitanti) che però corrisponde al 50% dei civili che possiedono un’arma. In totale, negli Stati Uniti si contano poco meno di 360.000.000 di armi registrate. Il 62% degli americani armati ha peraltro a disposizione più di un’arma. Lo Stato in cui le armi sono maggiormente diffuse è il Texas, in cui se ne contano poco meno di 600.000. Seguono California e Florida, con qualcosa più di 340.000 armi a testa. Secondo quanto riporta la tv de Il Sole 24 Ore, l’industria delle armi americana fattura 240 miliardi di dollari ogni anno, oltre il 60% del giro d’affari complessivo a livello mondiale.