Sono scattate le indagini nei confronti del gioielliere di Frattamaggiore (NA) che, per sventare il colpo, ha ucciso uno dei tre ladri.
È indagato per omicidio colposo il gioielliere di Frattamaggiore (NA), poco più che trentenne, che sabato sera ha reagito a un tentativo di rapina uccidendo uno dei ladri. Uno dei malviventi è stato bloccato grazie all’intervento di un agente di polizia libero dal servizio che si trovava proprio nella zona. È caccia al terzo ladro. I tre, armati e col volto coperto da maschere di Carnevale, si sono presentati nel negozio intorno all’orario di chiusura; il titolare dell’esercizio, che abita al piano superiore, ha tentato di sventare la rapina scendendo per affrontarli. Poi lo sparo a uno dei tre che si è trascinato fuori dalla gioielleria per morire poco distante. A terra, gli agenti incaricati delle indagini hanno trovato una pistola semiautomatica 9×21 e una pistola a tamburo.
Le reazioni della politica
«La difesa è sempre legittima, noi stiamo con il gioielliere»: netta la presa di posizione di Matteo Salvini, segretario federale della Lega «Una nuova legge sulla legittima difesa, che tuteli le persone perbene e non i delinquenti, sarà priorità del mio governo».
Sulla stessa linea anche Roberto Calderoli. «Meno male che questa rapina a Napoli si è conclusa senza un danno per Abele ma solo per Caino e chi ha sbagliato ha pagato e non ci saranno conseguenze per chi legittimamente ha sparato, per difendersi da un rapinatore armato»: è l’ottimistica dichiarazione ad askanews. L’ex ministro della Semplificazione afferma poi che «se la pistola del rapinatore, e quella del suo complice, si fossero rivelate armi a salve, con o senza tappino rosso, oggi avremmo un indagato per eccesso di legittima difesa: io continuo a sostenere che la difesa debba sempre essere legittima e non possa esserci un reato a riguardo, senza se e senza ma, senza tappini rossi o meno».
Sul tema, anche se non direttamente sul fatto di cronaca che si è verificato in contemporanea, si sono pronunciati anche alcuni esponenti di Fratelli d’Italia, a partire da Giorgia Meloni che si era recata a Casaletto Lodigiano per incontrare Mario Cattaneo, il titolare dell’Osteria dei Amis che lo scorso marzo si trovò in una situazione simile: «per noi», afferma la presidente di FdI, «non esiste l’eccesso colposo di legittima difesa, c’è solo la legittima di difesa, e gli italiani hanno il diritto a difendersi davanti a uno Stato che non fa il proprio dovere».
«Gli italiani sono costretti a difendersi da soli quando lo Stato smette di garantire la sicurezza dei suoi cittadini e rinuncia al controllo del territorio». È quanto dichiara in una nota Isabella Rauti, candidata al Senato con Fratelli d’Italia. «Invece di condonare gli abusi edilizi o fiscali, Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia propongono di condonare la pena per gli italiani accusati di eccesso colposo di legittima difesa. La difesa è sempre legittima. E noi saremo sempre al fianco di chi si è giustamente difeso, come Mario Cattaneo».